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I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.
Sally Rooney ha detto che i suoi libri potrebbero essere vietati in tutto il Regno Unito a causa del suo sostegno a Palestine Action E potrebbe addirittura essere costretta a ritirare dal commercio i suoi libri attualmente in vendita.
In Francia è scoppiato un nuovo, inquietante caso di “sottomissione chimica” simile a quello di Gisèle Pelicot Un funzionario del ministero della Cultura ha drogato centinaia di donne durante colloqui di lavoro per poi costringerle a urinare in pubblico.
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".

Sconfiggere la crisi con le città semoventi

07 Novembre 2013

Vicende come quella di Detroit, la città americana fallita l’estate scorsa, ricordano che anche gli assembramenti urbani non sono protetti dagli effetti di una delle più profonde crisi economiche della Storia. Per ovviare all’inconveniente, sarebbe perfetto se le città avessero la possibilità di spostarsi verso zone dove le condizioni economiche sono più favorevoli.

Dev’essere stata questa la pensata all’origine del progetto di Manuel Dominguez, neo laureato all’Etsa (la Scuola superiore di architettura) di Madrid: è chiamato “Very large structure” ed è stato disegnato da Dominguez per la sua tesi, come racconta Arch Daily. Si tratta di una città che sorge su una piattaforma mobile dotata di caterpillar in grado di spostarla per portala in zone con più risorse naturali e condizioni climatiche migliori.

«Sapendo che tutte le tesi finali sono “utopiche”, ho deciso di crearne consciamente una», ha raccontato lo studente presentando la sua idea. Il progetto è costruito per avere un rapporto simbiotico con la natura: la sua dinamicità renderebbe possibile la riforestazione delle città tradizionali, «statiche», di cui prenderebbe il posto; inoltre il progetto è stato presentato come una risposta all’alto tasso di disoccupazione spagnolo di questi ultimi anni – una città “viva” per una popolazione in cerca di lavoro.

Non è la prima volta, a dire il vero, che un progetto del genere conquista l’attenzione della comunità di amanti dell’architettura: negli anni sessanta la rivista avant-garde di settore Archigram aveva pubblicato “Walking City“, opera dell’architetto britannico Ron Herron: era una città capace di muoversi grazie a strutture robotiche dotate di intelligenza propria.

(via)

Nell’immagine: il progetto di Very Large Structure e una tavola in cui si rappresenta fumettisticamente il movimento della città (Manuel Dominguez / Zuloark)

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