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07:14 giovedì 11 dicembre 2025
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.
La Casa Bianca non userà più il font Calibri nei suoi documenti ufficiali perché è troppo woke E tornerà al caro, vecchio Times New Roman, identificato come il font della tradizione e dell'autorevolezza.
La magistratura americana ha pubblicato il video in cui si vede Luigi Mangione che viene arrestato al McDonald’s Il video è stato registrate dalle bodycam degli agenti ed è una delle prove più importanti nel processo a Mangione, sia per la difesa che per l'accusa.
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui per gestire lo stress invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.

Quando Londra tentò di costruire la sua Tour Eiffel

16 Luglio 2013

Quando, nel 1889, Parigi annunciò la fine della costruzione di una torre progettata dall’ingegnere Gustave Eiffel, a Londra qualcuno si sentì in competizione. Per la capitale inglese era ed è normale paragonarsi alla metropoli degli Champs-Élysées, ma questa volta la risposta fu molto concreta: venne istituito nientemeno che un concorso pubblico di design di una costruzione che sarebbe stata la risposta di Sua Maestà alla Tour parigina.

La torre si sarebbe dovuta chiamare The Great Tower for London. Alla fine vennero selezionati 68 progetti – alcuni dei quali molto strambi, mentre altri molto rassomiglianti alla Torre Eiffel – che vennero inseriti in un catalogo. Oggi lo si trova online, pubblicato dalla Public Domain Review.

Alla fine il design vincitore ebbe poca fortuna: la costruzione fece in tempo a raggiungere i 47 metri d’altezza prima che i lavori venissero interrotti. Perlomeno, gli inglesi hanno di che consolarsi: sulle sue ceneri oggi sorge lo stadio nazionale di Wembley.

(via)

Nelle immagini: l’inizio della costruzione della Torre Eiffel e due pagine del catalogo per la Great Tower for London

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Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.