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07:39 martedì 21 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".

Il punto nel mondo più lontano da uno Starbucks

28 Maggio 2014

Esistono sempre più app geolocalizzate che ci permettono di individuare ristoranti, bar e tavole calde nelle nostre vicinanze, ma nulla vieta di ribaltare la prospettiva. E se volessimo raggiungere il posto più lontano – per esempio – da qualsiasi Starbucks presente sulla Terra? Dovremmo essere pronti a volare in Sud Africa e, una volta giunti lì, a navigare nell’Oceano Indiano. Proprio lì, a 4.787 miglia sia da uno Starbucks di Melbourne che da uno di Rio de Janeiro e da un altro a Bogor, si trova il punto più distante del pianeta da qualsiasi store del frappuccino.


Un articolo sull’Atlantic spiega in modo dettagliato il successo mondiale di Starbucks, di come una caffetteria nata a Seattle sia diventata una multinazionale capace di conquistare anche il pubblico asiatico. Non a caso la più alta concentrazione di sedi della catena americana è a Seoul: la capitale della Corea del Sud vanta 284 coffee store, sette in più di New York. Grazie a questa abbondanza molte metropoli possono essere “mappate” semplicemente sapendo dove e quanti sono gli Starbucks che ospitano: dato che le sedi del marchio si trovano, letteralmente, in ogni angolo delle città, basta segnarne la posizione su uno sfondo e, più o meno automaticamente, si potrà intuire anche la forma della città in questione. I grafici sono stati realizzati da Quartz.

Mochaccini e  smoothie di vario tipo sono arrivati in 63 paesi del mondo, mentre sono introvabili in tutti i 49 stati dell’Africa sub-sahariana, in Asia centrale ed Europa dell’Est. Oltre che in Italia. A differenza di quanto ci si aspetterebbe, a detenere il primato di maggior numero di store Starbucks in rapporto alla popolazione non sono gli Usa ma il Canada: ci sono circa 40 caffetterie per ogni milione di cittadini canadesi.

(via)

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