Cose che succedono | Attualità

L’archivio dei pezzi BBC rimossi da Google per il diritto all’oblio

Una sentenza della Corte di giustizia europea del 13 maggio 2014 ha stabilito che chi desidera rimuovere taluni risultati concernenti la propria persona da Google ha il diritto di farlo, entro certi limiti legislativi. Tra le altre cose, la sentenza ha avuto naturali conseguenze anche in ambito mediatico, cancellando dai motori di ricerca migliaia di link ad articoli.

Sul sito della BBC, Neil McIntosh scrive che l’emittente inglese ha deciso di tenere un registro di tutti i collegamenti agli articoli che la sentenza UE ha reso irreperibili, perlomeno in presenza di alcuni nomi come chiavi di ricerca. «Speriamo che ciò contribuirà in maniera positiva al dibattito su questo tema», ha chiosato McIntosh. Un aspetto interessante della vicenda, anch’esso correttamente sottolineato nel testo di presentazione dell’archivio, è che per ogni notizia rimossa da Google non esiste il nome di un richiedente del proprio diritto all’oblio. «Non dobbiamo saltare a conclusioni», si precisa, perché a chiedere la rimozione del link potrebbe essere stato un personaggio secondario o menzionato en passant.

Le policy di BBC per la cancellazione dei contenuti sono molto severe e, spiega McIntosh, il presupposto del lavoro della testata è che ciò che appare online diventi parte di un «archivio permanente e liberamente accessibile».