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La rana colpevole dell’estinzione di centinaia di anfibi

Una specie di rana proveniente dall’Africa australe potrebbe essere responsabile dell’estinzione di oltre 400 specie di anfibi dagli anni Ottanta ad oggi. È l’ipotesi di un gruppo di un team di ricercatori guidati dal biologo Vance Vredenburg.

Da decenni il fungo Batrachochytrium dendrobatidis, che in molte specie provoca un’infezione letale detta chitridiomicosi, decima la popolazione mondiale degli anfibi. L’agente esterno rende più spessa la cute di questi animali, ostacolando la loro traspirazione e l’alimentazione.

Una specie immune a queste conseguenze è lo xenopo liscio, un tipo di rana acquatica che abita l’Africa meridionale ed è particolarmente cara ai ricercatori di biologia, che la usano come modello. All’inizio del Novecento lo xenopo, proprio per questo motivo, iniziò a venire importato massivamente negli Stati Uniti. Poco dopo, gli scienziati scoprirono che erano anche molto utili per i test di gravidanza: iniettando sottopelle nella rana l’urina di una donna, si poteva scoprire – se avveniva o meno un’ovulazione nell’anfibio – se la donna in questione fosse incinta. Il metodo venne utilizzato fino agli anni Sessanta, quando venne sostituito da test più affidabili.

Negli anni però gli xenopi si erano diffusi in tutto il continente.

Come si collega questo con l’estinzione degli altri anfibi? Il team di Vredenburg ha analizzato 201 esemplari di xenopo esposti nei musei, tra cui molti provenienti dall’Africa e importati in California. Due rane africane del 1935 presentavano il fungo, così come quelle dei decenni successivi finite nello Stato di San Francisco. Solo attraverso l’importazione per scopi scientifici le rane affette del batterio killer sono potute arrivare nel Nuovo Mondo: una delle più grandi estinzioni di massa degli ultimi anni iniziata da un test di gravidanza.

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Nell’immagine: un esemplare di xenopo liscio