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Il primo documentario girato da dei robot

Si chiamano BlabDroid e sono nati per fare da corredo ad una tesi al MIT di Alex Reben, l’artista appassionato di robotica che li ha creati. Sono piccoli robot dotati di un sistema che permette loro di muoversi e – tramite una camera – realizzare video, come hanno in programma di fare questo fine settimana al Tribeca Film Festival di New York. Qui Reben sguinzaglierà 20 delle sue piccole creature per andare a caccia di qualche personaggio conosciuto e filmarlo.

Ma l’avvicinamento delle stelle di Broadway o di altri notabili newyorchesi non è l’unico obiettivo dei BlabDroid, che dovranno anche intervistarli con domande pre-registrate e piuttosto insolite. Alcuni esempi: «Qual è la cosa peggiore che hai fatto a qualcuno?» e «chi ami di più al mondo?».

Il fine dei robot, spiega l’artista, è quello di mettere alla prova la teoria di Joseph Weizenbaum, scienziato del MIT scopritore del cosiddetto “effetto ELIZA”, ovvero l’attitudine a “umanizzare” i robot e a relazionarsi emotivamente con l’intelligenza artificiale.

Difficile evitare un effetto del genere con i BlabDroid, che parlano con la voce di un bambino di 7 anni. A detta dei titolari del progetto, con loro le persone intervistate sono generalmente più propense ad aprirsi e confessarsi. Qui li vediamo all’opera in un teaser del loro lavoro, che verrà trasmesso domenica al Tribeca.

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