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Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

I paesi a portata di aereo dell’Ebola

30 Luglio 2014

Come molti di voi già sapranno, l’ebola — malattia mortale per cui ancora non esiste cura — si sta diffondendo nell’Africa occidentale. I primi casi si sono sviluppati in Guinea, lo scorso marzo, e da lì la malattia si è espansa ai paesi confinanti Sierra Leone e Liberia.

Poi, proprio in questi giorni, si è verificato un caso a Lagos, la capitale economica della Nigeria… cioè in un posto relativamente distante dal focolaio dell’ebola. Si tratta, come fa notare il sito Quartz, del “debutto urbano” della malattia, finora restata confinata ad aree poco densamente popolate. Lagos invece è una megalopoli affollata (anzi, con i suoi 12 e passa milioni di abitanti qualcuno la definisce come l’unica vera e propria megacity africana) e di conseguenza si teme che il virus possa cominciare a diffondersi più rapidamente.

Inoltre si tratta, sempre secondo Quartz, del primo caso di ebola trasmesso da un paese all’altro attraverso un volo aereo: la vittima, Patrick Sawyer, era un dipendente del governo liberiano in visita a Lagos. Il suo era un volo Monrovia-Lagos che ha fatto scalo in Ghana e Togo. Per chi non fosse ferrato in geografia africana, ecco questa mappa:

Cosa succederebbe, dunque, se altri passeggeri infetti si imbarcassero da Lagos? La megalopoli nigeriana infatti vanta collegamenti aerei con ben 35 paesi. Il sopracitato Quartz ha messo appunto la mappa che vedete qui in alto dei paesi “a portata di volo” dell’ebola. Tra quelli europei segnaliamo: Gran Bretagna, Belgio, Francia, Germania, e Paesi Bassi.

Tuttavia, spiegano gli esperti, l’ipotesi di una pandemia di ebola diffusa in tutto il mondo attraverso i viaggi aerei pare improbabile. Proprio perché l’ebola è una malattia estremamente letale e con un’incubazione breve è raro che persone già infette siano in grado di mettersi in viaggio.

Come spiega un rappresentante di Medici Senza Frontiere, Kamiliny Kalahne: «Le persone trasmettono la malattia quando sono molto malati, hanno febbre alta e gravi sintomi. È difficile che qualcuno viaggi in queste condizioni»

Inoltre l’ebola è relativamente poco contagiosa. Sempre secondo Kamiliny Kalahne: «non è mica l’influenza, non si può prendere stando seduti vicino a una persona. Chi si ammala quasi sempre è chi è venuto in contatto con un malato per prendersene cura, mentre questo aveva sintomi come diarrea, vomito, o sanguinamento».

Per saperne di più: la pagina di MSF dedicata all’Ebola.

(via)

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