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15:22 venerdì 21 novembre 2025
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.

Vivere con coinquilini a 35 anni è un problema?

10 Maggio 2016

Negli Stati Uniti sta diventando sempre più comune – ma non sempre più accettabile – per uomini con più di trent’anni vivere insieme a coinquilini. A questo fenomeno il New York Times ha dedicato un articolo intitolato “Age 31 and Up, With Roommates. You Got a Problem With That?”, che si sofferma sul suo significato in un contesto, come quello americano, dove il vivere con coinquilini è associato a uno stile di vita adolescenziale e post-adolescenziale e dove l’età adulta tradizionalmente iniziava prima che in Europa.

Visto che molti americani frequentano l’università lontani da casa, vivere con coinquilini fa parte del rito di passaggio del college; ma in genere il college si finisce a 21 anni, dopodiché l’idea è di andare a vivere da soli o con il proprio partner. O, per lo meno, lo era fino a qualche tempo fa.

I dati dimostrano infatti che il numero di giovani adulti che vivono con coinquilini è in crescita: secondo uno studio del 2014, ormai quasi un terzo degli adulti americani vive con coinquilini. Inoltre per gli uomini, giovani e meno giovani, spesso la vita tra coinquilini comporta anche un elemento di cameratismo, nota il sociologo Eric Klinenberg, intervistato dal Nyt, che rimanda a istituzioni relativamente antiche di vita comunitaria.

«C’è qualcosa che mi piace nel sapere che probabilmente c’è sempre qualcuno in salotto», racconta Sam Jackson, 35enne di origini texane che vive a New York con due coinquilini di poco più giovani. «Posso sempre chiedere a uno dei ragazzi, una sera infrasettimanale: ehi, ti va di bere qualcosa? In altre situazioni, mi toccherebbe telefonare agli amici, trovare un posto dove incontrarci. Mentre così semplicemente prendiamo e andiamo in un bar».

L’idea che vivere con coinquilini a 35 anni suonati costituisca «una sorta di adolescenza prolungata» non è però del tutto scomparsa. «Se qualcuno descrivesse così il mio stile di vita, non mi offenderei», conferma Jackson. «Un uomo di 40 anni che vive con altri uomini resta più stigmatizzato di un suo coetaneo che vive da solo», dice Klinenberg, il sociologo.

Il tuffatore olimpionico Greg Louganis con il suo coinquilino e manager Jim Babbit, circa 1988. (Tony Duffy/Getty Images)
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