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I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

Le sitcom sono le nuove serie tv?

15 Agosto 2016

È finita l’età dell’oro delle serie drammatiche: oggi il meglio della tv  è incarnato dalle sitcom, o più precisamente da show dalle puntate brevi e dal tono tragicomico che per alcuni versi ricordano quelle che un tempo chiamavamo sitcom, come Transparent, Master of None, Louie, Girls e BoJack Horseman. Questa è la tesi del critico Matt Zoller Seitz, che su Vulture del New York magazine ha fatto un’ampia analisi della televisione di qualità dagli anni Novanta ad oggi. Intitolato “TV’s Serial-Drama Slump”, l’articolo riprende alcuni temi già discussi dallo stesso autore qualche mese fa in “How Comedy Usurped Drama As the TV Genre of Our Time”.

Le serie tv di altissima qualità, quelle che Zoller Seitz definisce «serious-minded serialized drama» che sviluppano una trama complessa nel corso di varie stagioni e composte da episodi di un’ora circa, hanno conosciuto la loro età dell’oro tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, cui sono seguite altre due ondate, sostiene il critico. La prima ondata, spiega, è stata quella dei Soprano (1999) e di Buffy l’ammazzavampiri (serie iniziata nel 1997 che negli Usa ha uno standing molto diverso dalla percezione che ne abbiamo in Italia), cui sono seguiti show come The Wire (2001), Battlestar Galactica e Lost (entrambi del 2004). La seconda ondata è quella dei tardi anni Zero, composta da Mad Men (2007), Breaking Bad (2008), The Good Wife (2009), e The Walking Dead (2010): in questa Zoller Seitz include anche Game of Thrones, che tecnicamente è degli anni Dieci, visto che è uscita nel 2011. La terza ondata è quella attuale, dove si distinguono House of Cards, Better Call Saul, e The Americans.

I primi anni Dieci, quelli in cui iniziava la terza ondata di serie drammatiche apprezzate da pubblico e critica, sono stati anche quelli in cui arrivavano show come Louie e Girls, nota l’autore, ovvero serie comiche dove le puntate sono autoconclusive (o quasi) ma la cui qualità viene comunque giudicata per l’insieme della stagione. E lì si verifica un’inversione di tendenza: «Mentre le antologie e le dramedy stavano salendo nei primi anni Duemila, i drammi seriali stavano iniziando a stagnare e a diventare ripetitivi». Quello che più rimprovera alle serie attuali è di ripetere la formula dei Soprano, mantenendo alta la qualità narrativa ma perdendo in originalità.

Il risultato è che gli show più interessanti del momento, quelli che più incarnano la sensibilità attuale, sono commedie di formato breve che ricorda le classiche sitcom anche per il tono tragicomico. Nello specifico Zoller Seitz  parla di «half-hour sorta-sitcom», cioè delle «specie di sitcom» le cui puntante durano mezz’ora, che descrive come «Zeitgeist-y shows with fresh concepts», programmi allineati con lo spirito dei tempi che presentano contenuti nuovi.

Parla, appunto, dei sopracitati Transparent, Master of None e BoJack Horseman, ma anche di Crazy Ex-Girlfriend. «Le migliori nuove commedie si distinguono non soltanto per la loro relativa brevità (che le rende più digeribili dei drammi) ma anche dalla diversità dei soggetti, del tono e del casting».

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