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21:43 martedì 25 novembre 2025
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
Gli Oasis hanno detto che adesso che il reunion tour è finito si prenderanno una pausa di riflessione Ovviamente, sono già partite le indiscrezioni: si separano di nuovo? Faranno un nuovo tour? Stanno lavorando a un nuovo album?
Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.
È morto Jimmy Cliff, l’uomo che ha fatto scoprire il reggae al mondo Aveva 81 anni e senza di lui non sarebbe esistito il reggae per come lo conosciamo oggi. Anche Bob Marley deve a lui il suo successo.
Gli elettori di Ompundja, Namibia, sono così contenti del consigliere regionale Adolf Hitler Uunona che lo rieleggeranno Si vota il 26 novembre e il politico dallo sfortunato nome è praticamente certo di essere rieletto nel consiglio regionale dell'Oshana.
Edoardo e Angelo Zegna: la quarta generazione della famiglia Zegna diventa Co-Ceo del brand Ermenegildo Zegna, nipote del fondatore del marchio, si sofferma sull'importanza come leader del guardare avanti impegnandosi a formare la prossima generazione di leadership
Dopo la vittoria del Booker, le vendite di Nella carne di David Szalay sono aumentate del 1400 per cento  Nel gergo dell'industria letteraria si parla ormai di Booker bounce, una sorta di garanzia di successo commerciale per chi vince il premio.

Chi rifiuta l’innovazione tecnologica ora ha un nome

08 Settembre 2016

“Early adopter” è un termine che abbiamo imparato tutti: parla di quei gruppi di persone che anticipano la popolarizzazione di un certo trend, specie in ambito tecnologico. Il magazine Timeline spiega che un americano su cinque è ancora sprovvisto di smartphone: eppure sono passati quasi dieci anni dal lancio del primo iPhone, e otto dal debutto ufficiale di Android. Insomma, perché sottrarsi?

I motivi per dire “no” a una tecnologia ampiamente diffusa sono molteplici, vanno da chi dichiara con orgoglio di non volersi mescolare al resto del gregge, a chi è semplicemente anziano e poco propenso a imparare metodi e codici di un nuovo sistema di comunicazione. Esiste, si scopre, una gerarchia basata su una teoria detta “della diffusione delle innovazioni”, che descrive come un’idea, una moda o un prodotto viene assorbito dalla società (il termine è nato negli anni Sessanta, ma i primi studi risalgono agli anni Venti del Midwest americano: i ricercatori del tempo volevano capire se le ultime novità in fatto di tecniche agricole avessero raggiunto i coltivatori della zona).

Six People Killed In Amish School Shooting

A occupare il ruolo più alto della gerarchia, illustrata da Timeline, ci sono gli innovatori, «i primi a testare un’idea o un prodotto», seguiti dagli early adopter e dalla early e late majority, i due gruppi progressivi in cui la diffusione si massifica. Al punto più basso ci sono i “laggard”, descritti come segue: «Tipicamente gli ultimi ad abbracciare un trend, i laggards sono ostili al cambiamento. Sono tradizionali, spesso di classe sociale e reddito bassi, e comunicano soltanto con i parenti stretti e gli amici. Spesso sono di età avanzata».

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Internet, ad esempio, è una tecnologia ancora in fase di saturazione, che non ha ancora raggiunto i laggard. «Di solito i laggard non iniziano prendendola come una cosa ironica. Un tratto tendenzialmente condiviso da questo gruppo è lo scetticismo, connesso alla “facilità nel metabolizzare”, cioè come il cervello gestisce la sfida e il cambiamento», scrive Timeline, precisando poi come il numero di persone ostili agli oggetti più comuni non diminuirà nemmeno in futuro, quando il tech varcherà traguardi che oggi ci sembrano impensabili: anzi, un’innovazione più repentina potrebbe portare a reazioni di rifiuto più marcate.

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