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I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

Come “intersezionale” è diventata la parola del momento

12 Marzo 2018

L’ultima volta che l’abbiamo sentita è stata durante i recenti Oscar, quando Ashley Judd, affiancata da Salma Hayek e Annabella Sciorra, ha espresso il desiderio di «rafforzare le possibilità illimitate di uguaglianza, diversità, inclusione e intersezionalità» nel tentativo di sostenere il movimento contro l’oppressione delle minoranze a Hollywood. Ma la parola “intersezionale” ha una storia recente e un significato che sembra essersi modificato nel corso degli anni. The Cut fa risalire l’inizio di questo telefono senza fili al 1989, quando la parola nella sua accezione moderna comparve negli studi di Kimberlé Crenshaw, l’attivista fondatrice dell’African American Policy Forum presso la Columbia University. Qui “intersezionalità” è sinonimo della compresenza identitaria provata dalle donne di colore, che si trovano ad affrontare insieme situazioni di sessismo e razzismo, come se si trovassero inermi nel mezzo di un incrocio (“intersection”, in inglese).

Ma la fama della parola si è protratta oltre il caso specifico, diffondendosi nei discorsi di teorie queer, argomentazioni femministe, studi di genere e di razza. È una parola estremamente utile, che riesce a riassumere una condizione di oppressione minoritaria i cui molteplici responsabili attaccano da ogni direzione. La parola è stata usata correttamente nella stampa che ha parlato della Women’s March di Washington dell’anno scorso, ma la sua accezione è diversa nella definizione del Washington Post nel 2014, che la amplia a «descrizione di come l’identità sia condizionata da gusti diversi, impulsi, desideri e paure». Nel 2015 Rich Lowry su Politico canalizza la parola nell’«appartenenza a gruppi storicamente oppressi», mentre viene usata da Vogue per descrivere le molteplici suggestioni artistiche di Telfar Clemens: può la creatività essere intersezionale? Anche se le più frequenti ricerche Google riguardano la sua definizione, la parola è ormai mainstream nella stampa che parla di diversità.

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