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È “impingement” l’errore più frequente su Google

A partire dai fatti politici di ieri sera (il veto di Sergio Mattarella sulla nomina di Paolo Savona Ministro dell’Economia che ha scatenato le ire di Di Maio e Salvini), una misteriosa parola inglese ha iniziato a circolare sui giornali e sulle bacheche di Twitter e Facebook. A usare per primo (e a sproposito), il termine “impeachment”, ovvero la messa in Stato di accusa del Presidente previsto all’articolo 90 della Costituzione – in caso di alto tradimento o attentato alla Costituzione stessa – è stato Luigi Di Maio. In realtà la richiesta di impeachment non c’entra niente con il gesto del Presidente, che non ha in alcun modo abusato della Costituzione.

Non stupisce scoprire che tra ieri sera e oggi una delle parole più cercate dagli italiani sia proprio questa, “impeachment”. Peccato che tra i termini digitati dalla popolazione del nostro Paese, gli errori vadano per la maggiore. In cima a Google Trends compaiono le sue versioni storpiate: “impicment”, “impichment” e l’errore più frequente di tutti, con una vetta vertiginosa durante la tarda serata: “impingement”. Che tra l’altro, in inglese, esiste davvero e ha un significato un po’ diverso: l’impingement sub-acromiale è una patologia legata ai quattro muscoli che permettono il movimento della spalla.

*** Nota: inizialmente questo articolo era stato titolato, erroneamente: “È ‘impingement’ la parola più cercata della crisi politica”.  Abbiamo corretto: impingement  era l’errore più cercato, non la parola più cercata. L’errore era stato corretto prontamente, ma per qualche ora il titolo sbagliato è continuato a circolare negli snippet di Twitter.