Cose che succedono | Letteratura

Zadie Smith ha scritto una raccolta di saggi in quarantena

Durante il lockdown, mentre noi infornavamo pizze, ci tagliavamo (male) i capelli e ci proponevamo di fare ginnastica ogni giorno per poi rinunciare dopo una settimana, Zadie Smith si prendeva cura di due figli e scriveva una raccolta di saggi che verrà pubblicata a luglio. Il nuovo libro dell’autrice di Denti bianchi si chiama Intimations e uscirà il 28 luglio 2020. Penguin Press l’ha presentato così: «Scritto durante i primi mesi di blocco, Intimations esplora idee e domande poste da una situazione senza precedenti. Che cosa significa sottomettersi a una nuova realtà o, al contrario cercare di resisterle? Come confrontiamo le sofferenze di ognuno di noi? Qual è la relazione tra tempo e lavoro? Nell’isolamento, cosa significano le altre persone per noi? Come pensiamo a loro? Qual è il rapporto tra disprezzo e compassione in una crisi? Quando arriva un mondo sconosciuto, cosa rivela sul mondo che lo precede? Pervaso da una profonda intimità e tenerezza in risposta a questi tempi straordinari, Intimations libera uno generoso spazio di pensiero, abbastanza aperto da consentire a ciascun lettore di riflettere su ciò che è accaduto e su ciò che dovrebbe venire dopo».

Su Literary Hub, Dan Sheehan si è chiesto se un libro scritto tanto velocemente possa essere utile (chissà come avrebbe commentato l’ebook di Paolo Giordano pubblicato da Einaudi, Nel contagio, uscito poche settimane dopo l’esplosione della pandemia). E ha provato a fare dei paragoni: «Faulkner ha scritto Mentre morivo in un mese e il risultato è abbastanza buono. Dostoevskij scrisse Il giocatore in ventisei giorni. Spike Lee ha scritto Fai la cosa giusta in due settimane. Bowie ha scritto “Life on Mars” in un pomeriggio». Smith ha annunciato che donerà in beneficenza tutte le royalties.