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19:44 martedì 15 luglio 2025
Il figlio di Liam Gallagher si sta facendo bello ai concerti degli Oasis indossando le giacche del padre Gene Gallagher è stato pizzicato a indossare una giacca Burberry di papà al concerto di Manchester: l’ha definita un «cimelio di famiglia».
In una piccola città spagnola, una notizia che non si sa se vera o falsa ha portato a una caccia all’immigrato lunga tre giorni Tutto è partito da una denuncia che ancora non è stata confermata, poi sono venute le fake news e i partiti di estrema destra, infine le violenze in strada e gli arresti.
Una ricerca ha scoperto che quando sono stressate le piante ne “parlano” con gli animali Soprattutto con gli insetti, attraverso dei suoni specifici. Gli insetti però non sono gentilissimi: se una pianta sta male, loro la evitano.
Hbo ha pubblicato la prima foto dal set della serie di Harry Potter e ovviamente ritrae il nuovo Harry Potter L'attore Dominic McLaughlin per la prima volta volta in costume, con occhiali e cicatrice, sul set londinese della serie.
Nel nuovo disco di Travis Scott c’è un sampling di Massimo Ranieri In uno dei più improbabili crossover di sempre, nella canzone "2000 Excursion" di Scott si trova anche "Adagio Veneziano" di Ranieri.
L’annuncio dell’arrivo a Venezia di Emily in Paris lo ha dato Luca Zaia Il Presidente della Regione Veneto ha bruciato Netflix sul tempo con un post su Instagram, confermando che “Emily in Venice” verrà girato ad agosto in Laguna.
Ancora una volta, l’attore Stellan Skarsgård ha voluto ricordare il fatto che Ingmar Bergman era un ammiratore di Hitler «È l’unica persona che conosco ad aver pianto quando è morto Hitler», ha detto. Non è la prima volta che Skarsgård racconta questo lato del regista.
Superman non ha salvato solo la Terra ma anche Warner Bros. La performance al botteghino dell'Uomo d'acciaio è stata migliore delle aspettative, salvando lo studio dalla crisi nera del 2024. 

Weinstein arruolava ex agenti del Mossad per mettere a tacere le accuse di molestie

07 Novembre 2017

Ronan Farrow torna a scrivere di Harvey Weinstein sul New Yorker. Stando alla sua ultima indagine, Weinstein avrebbe assunto una serie di spie, inclusi ex agenti del Mossad, per mettere a tacere le accuse di molestie sessuali. Farrow scrive che «dozzine di pagine di documenti e sette persone direttamente coinvolte» confermano che il produttore, oggi caduto in disgrazia, ha firmato contratti con due agenzie di intelligence, Kroll Inc, una multinazionale presente in tutto il mondo il cui quartier generale è a New York, e Black Cube, una società israeliana «governata soprattutto da ex agenti del Mossad e di altre agenzie di intelligence israeliane» (Israele ha due servizi di intelligence principali, il Mossad, appunto, e lo Shin Bet).

Weinstein Mossad

A quanto pare, la ragione per cui Weinstein ha assunto gli ex agenti del Mossad era fermare la pubblicazione delle inchieste giornalistiche: «L’obiettivo esplicito delle indagini, come dichiarato nel contratto con Black Cube firmato a luglio, era fermare la pubblicazione delle accuse di molestie, che poi sono emerse sul New York Times e il New Yorker», scrive Farrow. Il caso Weinstein è scoppiato quando il New York Times ha pubblicato l’inchiesta di Jodi Kantor e Megan Twohey, il 6 ottobre, e si è amplificato quando il  New Yorker ha pubblicato una seconda inchiesta, più ampia, il 10 ottobre (trovate una timeline e una lista delle accuse qui).

Tra le altre cose, racconta l’autore, un’agente di Black Cube, una donna originaria dell’Europa orientale, ha contattato alcuni giornalisti fingendo di avere una storia di abusi da raccontare. La stessa agente avrebbe contattato anche una delle vittime degli abusi che stava parlando coi giornalisti fingendo di esprimere simpatia: in realtà stava registrando segretamente la conversazione alla ricerca di materiale da utilizzare contro di lei. L’articolo del New Yorker può essere letto qui.

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