Hype ↓
22:09 sabato 13 settembre 2025
Per la prima volta nella storia, nel mondo ci sono più bambini obesi che sottopeso Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
Su internet la T-shirt dell’assassino di Charlie Kirk sta andando a ruba, anche a prezzi altissimi Su eBay sono spuntati decine di annunci in cui la maglietta viene venduta a prezzi che arrivano anche a 500 dollari.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.

Vittorio De Scalzi, la piccola grande storia del rock italiano

L'amicizia con Fabrizio De André, i pantaloni rubati a Mick Jagger, la passione per la Sampdoria: un ricordo del fondatore dei New Trolls, scomparso ieri a 72 anni.

25 Luglio 2022

In quella Genova conservatrice che però evidenziava, con proverbiale riservatezza, fisiologiche ansie di libertà, Vittorio De Scalzi, scomparso ieri all’età di 72 anni, da ragazzino se ne andava in giro a importunare, con una vecchia chitarra di plastica a pile con altoparlante incorporato, tutti i conoscenti che incontrava, e non erano pochi, del Lido, lo stabilimento chic della borghesia genovese, fondato nel lontano 1908 dal figlioccio di Garibaldi, dove Ungaretti trovò l’ispirazione per scrivere nel 1922 “Silenzio in Liguria” («Scade flessuosa la pianura d’acqua. Nelle tue urne il sole, ancora segreto si bagna»), mentre Tommaso Marinetti provava a trasformare la palazzina liberty dello stabilimento in una sorta di effimera officina del Futurismo.

Un giorno, dopo ore di elaborati appostamenti, il futuro leader dei New Trolls riuscì a intercettare Fabrizio de André, già abbastanza conosciuto, costringendolo in qualche modo ad ascoltare le sue prime fatiche musicali, in quell’occasione accompagnate da parole in inglese inventate, perché il ragazzo non aveva ancora scritto i testi. L’autore di “Anime salve” ascoltò in silenzio, poi, non appena la musica finì, sentenziò, con un sorriso appena accennato: «Scrivi subito i testi e evita di dire queste stronzate in inglese».

Talentuoso, piccolo prodigio sin da ragazzino, alle spalle studi di pianoforte e poi di chitarra classica, Vittorio de Scalzi mai avrebbe immaginato quel giorno al Lido, e per la verità neppure nel periodo successivo, che solo pochi anni dopo i due si sarebbero ritrovati a lavorare insieme per dar vita a Senza orario senza bandiera, storico primo disco dei New Trolls, una delle primissime rock band italiane, che ancora oggi si contende con Tutti morimmo a stento il primato di primo concept album della canzone italiana. Un album tanto dimenticato quanto straordinario, a partire dalla presunzione di mettere insieme in un unico disco un poeta con la P maiuscola, il grande Riccardo Mannerini, un gruppo rock, un musicista e il più elegante dei cantautori.

«Fu un’idea geniale di Giampiero Reverberi, che stava già lavorando a Tutti morimmo a stento, quella di coinvolgere Fabrizio, farlo innamorare delle nostre musiche e utilizzare le poesie di Riccardo, che io ancora non conoscevo», mi aveva raccontato De Scalzi qualche anno fa, ricordando che allora lui era solo un ragazzino di neanche vent’anni. «Noi avevamo già abbozzato le musiche dell’album, ma scrivendo in grammelot, una specie di inglese finto, perché sono sempre stato dell’idea che la musica andrebbe sempre scritta separatamente dal testo. Solo dopo venne l’idea di abbinarla ai versi di Mannerini». Fu Fabrizio de André, con la sua fenomenale abilità di mosaicista, a trovare le parole giuste per cucire insieme i versi con le musiche dei New Trolls, trovando un’armonica unità di racconto musicale.

Senza orario senza bandiera, che ebbe un’accoglienza trionfale, con più di centomila copie vendute, si permise tra l’altro un vezzo artistico non comune, quello di ispirarsi a Sgt. Pepper dei Beatles, uno dei dischi più importanti del Novecento. «Ci sono un paio di analogie nell’album, non certo musicali ma di idee – aveva aggiunto De Scalzi – la prima è che i brani sono traghettati uno all’altro da uno stacco musicale e orchestrale, e la seconda è che la prima e l’ultima canzone hanno la stessa musica, proprio come succedeva in Sgt. Pepper».

Davvero niente male per un gruppo di aspiranti musicisti ventenni diversi praticamente in tutto, come poi dimostreranno gli shakeasperiani drammi esistenziali della band (i fondatori erano Nico Di Palo, Gianni Belleno, Giorgio D’Adamo e Mauro Chiarugi), che avevano iniziano a suonare trasformando il salone del ristorante del padre di Vittorio, il celebre Da Gianni a Sturla, in una poco ordinaria sala prove (con buona pace degli altri commensali) oltre che in un luogo di scambio e di condivisione, utilizzato anche da altri gruppi coma la PFM o i Rokes di Shel Shapiro, naturalmente tra un pesce al cartoccio e un giancu de portofin. Ci pensò Gino Arduino, amico del padre e a quei tempi discografico alla Fonit Cetra, a fargli fare il salto di qualità, non cosi semplice in una città dove se ti azzardavi a sostenere che facevi il musicista ti sentivi puntualmente ripetere: «No, intendevo di mestiere», e a spingerli letteralmente sopra il palco per aprire il tour dei Rolling Stones al palasport di Genova. Si, degli Stones. Si racconta che Vittorio De Scalzi in quel periodo se ne andasse in giro per i vicoli della città vantandosi di indossare degli improbabili pantaloni a strisce bianche e nere che appartenevano a Jagger e che lui aveva gentilmente preso in prestito con una veloce e fortunatamente indolore incursione nel suo camerino.

Oltre che un raffinato polistrumentista, Vittorio De Scalzi è stato un accanito tifoso della Sampdoria. D’altronde sotto la Lanterna la querelle sulla rivalità tra Genoa e Samp è antica quanto la storia delle due squadre. Cosi l’ex cantante dei New Trolls nei primi anni Novanta trovò anche il tempo di dedicare un intero disco alla sua squadra del cuore, rivendicando con orgoglio questa appartenenza. Oggi, a oltre trent’anni di distanza, c’è un pezzo che i ragazzini cantano ancora a squarciagola. Si chiama “Lettera da Amsterdam” e racconta la storia di un ragazzo che è andato a vivere in Olanda e che scrive al suo migliore amico chiedendogli, senza mai nominare il nome della squadra, «chissà come è adesso la domenica con lei». La canzone ebbe talmente successo tra i tifosi che anni dopo, quando la Sampdoria fu retrocessa in serie B, allo stadio un giorno comparve uno striscione. C’era scritto «chissà come è adesso il sabato con lei».

Articoli Suggeriti
di Studio
Questo fine settimana Rivista Studio sarà al Mag To Mag per parlare di cultura pop

Come si costruisce un ecosistema editoriale che sfida le convenzioni e racconta la contemporaneità? Ne parlano Valentina Ardia, editor in chief, e Cristiano de Majo, direttore esecutivo, domenica 14 settembre, ore 12.

Ad Antonio Capuano non importa nulla di essere finalmente considerato un maestro

All'82esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha presentato il suo nuovo film, L’isola di Andrea. Lo abbiamo incontrato e con lui abbiamo parlato di provini, di nuotate e di amore.

Leggi anche ↓
di Studio
Questo fine settimana Rivista Studio sarà al Mag To Mag per parlare di cultura pop

Come si costruisce un ecosistema editoriale che sfida le convenzioni e racconta la contemporaneità? Ne parlano Valentina Ardia, editor in chief, e Cristiano de Majo, direttore esecutivo, domenica 14 settembre, ore 12.

Ad Antonio Capuano non importa nulla di essere finalmente considerato un maestro

All'82esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha presentato il suo nuovo film, L’isola di Andrea. Lo abbiamo incontrato e con lui abbiamo parlato di provini, di nuotate e di amore.

Mieko Kawakami, una scrittrice giapponese contro la letteratura giapponese

Nei suoi libri si oppone a quell'idea di letteratura giapponese “stramba e misteriosa” che tanto successo ha riscosso negli anni. Di questo e di povertà, di stranezze, di suo marito e di litigi con Murakami Haruki abbiamo parlato con lei, durante il Festivaletteratura di Mantova.

È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro

E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.

La commedia romantica è morta di nuovo e stavolta l’ha uccisa Celine Song con Material Love

Il nuovo film della regista di Past Lives era atteso come il rinascimento della romcom. Vedendolo, invece, si capisce che le romcom forse non torneranno mai perché non c'è più nessuno che sappia farle.

OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes

Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.