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19:26 martedì 11 novembre 2025
Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.
Prima di essere scarcerato, Sarkozy si è vantato su Instagram di tutte le lettere che stava ricevendo in carcere Un reel sull'Instagram dell'ex Presidente mostra le tante lettere, regali e cartoline inviategli dai sostenitori. Lui ha promesso che risponderà a tutti.
I giurati del Booker Prize hanno detto di aver premiato Nella carne di David Szalay perché «non abbiamo mai letto niente del genere» Già pubblicato in Italia da Adelphi, il romanzo di Szalay si conferma così, ancora una volta, uno dei libri dell'anno.
Dopo il flop di Megalopolis, Francis Ford Coppola è così indebitato che ha dovuto mettere in vendita la sua isola caraibica privata Dopo un orologio da un milione di dollari, Coppola è stato costretto a rinunciare anche all'isola caraibica di Coral Caye, suo ritiro estivo.
Si è scoperto che il Fedora Man, l’elegantissimo uomo fotografato il giorno della rapina al Louvre, è un 15enne che si veste sempre elegantissimo Non un giornalista né un detective né un cosplayer né un buontempone: Elias Garzon Delvaux è solo un ragazzo a cui piace vestire elegante e visitare musei.
Lo scandalo che ha portato alle dimissioni dei capi della Bbc ricorda molto la trama di The Newsroom 2 di Aaron Sorkin Il video manipolato di un discorso di Donald Trump ha portato alle dimissioni del direttore generale Tim Davie e della Head of News Deborah Turness.
Alla COP30 non ci saranno i leader di Stati Uniti, Cina e India, cioè dei tre Paesi che inquinano di più al mondo Alla Conferenza sul clima di Belém, in Brasile non ci saranno né Trump né Xi né Modi: la loro assenza, ovviamente, è un messaggio politico.
Un imprenditore ha speso un milione di dollari per promuovere una collana AI a New York e tutte le sue pubblicità sono state vandalizzate Avi Schiffman voleva far conoscere il suo prodotto ai newyorchesi. Che gli hanno fatto sapere di non essere interessati all'amicizia con l'AI.

Vice ha ufficialmente dichiarato bancarotta

15 Maggio 2023

L’1 maggio il New York Times aveva pubblicato un’indiscrezione secondo la quale Vice Media fosse sul punto di presentare istanza di fallimento. Oggi, l’indiscrezione è diventata notizia: l’istanza è stata presentata presso la Bankruptcy Court del Distretto Sud di New York, e si tratterebbe della prima parte di un’operazione che dovrebbe concludersi con la vendita della media company a un gruppo di aziende. Tra queste ci saranno sicuramente il Fortress Investment Group – il più grosso creditore di Vice Media, e che per questo avrà una quota di maggioranza nel nuovo assetto societario – il Soros Fund Management e Monroe Capital: i prossimi proprietari investiranno, in tutto, circa 225 milioni di dollari per acquisire tutti gli asset dell’azienda, che comprendono i brand Vice News, Vice TV, Vice Studios, Pulse Films, Virtue, Refinery29 e i-D. Se l’operazione dovesse andare in porto, i nuovi proprietari erediterebbero anche i passivi e i debiti accumulati fin qui da Vice Media.

Secondo le previsioni, il passaggio di proprietà dovrebbe completarsi tra due o tre mesi al massimo. Un rappresentante di Vice ha confermato al New York Times che l’attività dell’azienda non subirà rallentamenti o interruzioni a causa dell’operazione, grazie anche e soprattutto al prestito di venti milioni di dollari che la prossima, probabile nuova proprietà ha già erogato. Questa cifra, assieme ai guadagni che vengono dalle attività di Vice, «sarà più che sufficiente per sostenere l’azienda per tutto il periodo necessario al completamento del passaggio di proprietà». È, questo, l’ultimo atto di una crisi che prosegue ormai da diversi anni. Nel 2017 il valore di Vice Media era stimato attorno ai sei miliardi di dollari – 5.7, per la precisione – ma da quel momento in poi la cifra si è gradualmente ridotta, tra una più generale crisi del settore (in queste settimane è arrivata anche la notizia della chiusura di BuzzFeed News) tagli del personale, ridimensionamenti dell’offerta (uno dei simboli della crisi dell’azienda divenne la chiusura di Vice News Tonight) e obiettivi economici mancati (alla fine del 2022 Vice Media aveva fatturato cento milioni di dollari in meno delle previsioni). Non hanno aiutato neanche i diversi avvicendamenti al vertice dell’azienda negli ultimi cinque anni: dopo l’uscita del co-fondatore Shane Smith, nel ruolo di Ceo si sono succeduti Nancy Dubuc, che ha recentemente lasciato il posto, sostituita da Bruce Dixon e Hozefa Lokhandwala. Di Vice, negli ultimi anni, si è parlato molto anche per le accuse di molestie sessuali sul posto di lavoro, definito da diverse dipendenti come un «club per ragazzi».

«Questo processo di vendita, accelerato grazie alla supervisione del tribunale, rafforzerà l’azienda e garantirà la crescita di Vice nel lungo periodo. In questo modo, proteggeremo quel modo di fare giornalismo e di creare contenuti che ha fatto di Vice un brand di riferimento per i giovani e un partner affidabile per aziende, agenzie e piattaforme», hanno spiegato in un comunicato stampa Dixon e Lokhandwala. I due amministratori delegati hanno anticipato che al termine della cessione, Vice Media avrà «una nuova proprietà ma anche un assetto societario semplificato e la possibilità di operare senza le storiche fragilità che hanno indebolito le nostre attività. Non vediamo l’ora, tra tre mesi, di completare la compravendita e iniziare così un nuovo capitolo nella storia di Vice».

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