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08:22 giovedì 21 agosto 2025
I Paesi africani chiedono (per l’ennesima volta) di cambiare la mappa del mondo perché in quella attuale l’Africa è troppo piccola Le 55 nazioni dell'Unione africana vogliono cestinare la mappa di Mercatore, vecchia di secoli, e sostituirla con una più moderna e realistica.
Uno dei tormentoni dell’estate giapponese è un canzone generata con l’AI e basata su un meme “Yaju & U” è la prima canzone interamente, esplicitamente fatta con l'AI a raggiungere un tale successo. Facile prevedere che non sarà l'ultima.
In Repubblica Ceca una politica si è ritirata dalle elezioni perché accusata di aver assoldato un sicario per uccidere un cane Margita Balaštíková, però, nega tutto: non ha mai voluto uccidere il cane, solo rovinare la vita al padrone, il suo ex marito.
Il prossimo film di Danny Boyle sarà un biopic su Rupert Murdoch Si intitolerà Ink e, stando alle indiscrezioni, a interpretare Murdoch sarà Guy Pearce.
Se gruppi Facebook come “Mia Moglie”, in cui uomini pubblicano foto delle compagne senza il loro consenso, rimangono aperti è anche per colpa dell’AI Se ne sta parlando moltissimo dopo la denuncia della scrittrice Carolina Capria: il gruppo, a cui erano iscritti 32 mila uomini, è rimasto aperto e pubblico per 6 anni, sfuggendo a ogni moderazione.
In Lituana gli studenti delle elementari e delle medie impareranno a pilotare droni per essere pronti in caso di invasione russa Agli studenti verrà insegnato a costruire e pilotare droni per aumentare il potenziale difensivo in vista di un potenziale attacco russo.
Tarantino ha detto di aver cancellato The Movie Critic quando si è accorto che il critico cinematografico è il mestiere più noioso del mondo «Nessuno vuole vedere un film su un critico cinematografico», ha spiegato, ospite del podcast The Church of Tarantino.
Associated Press non pubblicherà più recensioni letterarie perché a leggerle sono rimasti in pochissimi E a organizzarle, programmarle, scriverle ed editarle ci vuole invece molto tempo e molta fatica, ha spiegato l'azienda.

Qualcuno ha chiesto a Ursula K. Le Guin di sponsorizzare dei leggings su Instagram

09 Dicembre 2020

È capitato alla maggior parte delle persone che possiedono un account su Instagram di ricevere il messaggio amichevole di una tizia, o un tizio, che dice di amare il nostro profilo e di averci scelto – sì, proprio noi! – per sponsorizzare il suo brand. I più indaffarati ignorano o eliminano il messaggio, i più ingenui provano a dare un’occhiata al profilo del mittente, scoprendo che, nel 99 per cento dei casi, offre prodotti difficilmente accostabili al proprio stile. Associazioni così assurde che sarebbero molto piaciute ai surrealisti, che quando apprezzavano qualcosa lo definivano «bello come l’incontro di un ombrello con una macchina da cucire su un tavolo operatorio». È ovvio che si tratta di messaggi spam, mandati completamente alla cieca.

Uno dei casi più divertenti è sicuramente quello denunciato dall’account Twitter della grande scrittrice di fantascienza Ursula K. Le Guin. Sul suo account Instagram è arrivato un messaggio che oltre a farle i complimenti per il suo ottimo feed – “we LOVE your style!” – le proponeva una collaborazione molto interessante e proficua: diventando brand ambassador, Ursula avrebbe potuto ricevere un paio di leggings gratis, ovviamente a patto di indossarli, spararsi un selfie e pubblicarlo sul suo account.

Non solo è difficile immaginare una delle più importanti scrittrici di fantascienza del mondo che, alla sua veneranda età, attirata dall’imperdibile offerta (sono gratis!) pubblicizza un paio di leggings su Instagram (anche se, pensandoci bene, nell’assurdo momento storico in cui viviamo, non sarebbe neanche poi tanto strano: nell’ultimo anno, sui social, ne abbiamo viste di tutti i colori). In ogni caso, anche se non dovesse risultare difficile da immaginare, è di sicuro impossibile: perché si dà il caso che Ursula K. Le Guin sia morta già da un paio d’anni, per la precisione il 22 gennaio 2018, a Portland, all’età di 88 anni. Anche volendo, non potrebbe farlo. «Non crediamo che possa funzionare nel modo in cui speri, Laura», ha scritto chi gestisce l’account della scrittrice, per poi sospirare: «Oh, i social media».

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