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03:28 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

In Ucraina ci sono problemi con il divieto di vendere alcolici

23 Marzo 2022

Pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione russa, le amministrazioni locali ucraine hanno cominciato a vietare la vendita di tutte le bevande alcoliche. A essere precisi, il divieto è una conseguenza dell’imposizione della legge marziale decisa dal governo nazionale, alle autorità locali spetta il compito di adottare le misure necessarie affinché il divieto sia implementato e rispettato, i trasgressori individuati e puniti. All’inizio di marzo, in praticamente tutte le grandi città d’Ucraina era diventato impossibile bere alcol: «Festeggeremo dopo la vittoria», annunciava l’1 marzo il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi. Dopo quasi un mese di guerra, però, in Ucraina cominciano a esserci lamentele, la voce degli scontenti si fa sempre più forte.

Nella città del sindaco Sadovyi, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, i negozianti non ne possono più di clienti che entrano per chiedere se possono comprare una bottiglia di questo o di quel liquore forte. Un malcontento di cui in alcune città si è già preso nota: dal 16 di marzo, in diverse regioni ucraine si è deciso che la birra si poteva vendere. Il 19 di marzo Maxim Kozitsky, governatore dell’Oblast (provincia) di Leopoli, ha annunciato che tra le 10 e le 21 sarebbe stata consentita la vendita di tutte le bevande alcoliche. I cittadini del capoluogo erano già pronti a godersi questo breve intervallo di rilassatezza concesso dalle autorità, quando hanno sentito un altro annuncio, questa volta fatto dal sindaco: «La posizione di Leopoli non cambia. Vendere alcolici è vietato», ha detto Sadovyi. Inamovibile, il sindaco, nonostante in queste settimane sempre più persone abbiano ribadito l’insensatezza del divieto. Tra queste persone c’è anche il giurista e presidente della commissione parlamentare che si occupa di tasse, Danylo Hetmantsev: «Non vorrei sconvolgere i sostenitori del divieto, ma la vodka viene venduta comunque, di nascosto. Proibendo la compravendita non la si impedisce, si priva soltanto lo Stato di soldi di cui ha bisogno, quelli che vengono dalla tassazione sui beni di consumo».

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