Hype ↓
09:48 sabato 12 luglio 2025
I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

Twinset, storia di un marchio di successo

Conversazione con Alessandro Varisco, Ceo del marchio carpigiano dal 2015, su come si mantiene e amplifica l’identità di un brand che non vuole allontanarsi dall’idea di un lusso accessibile e quotidiano.

08 Gennaio 2025

Aessandro Varisco è Ceo di Twinset dal 2015. Nel corso di questi quasi dieci anni il marchio carpigiano è cresciuto, sia in termini quantitativi che d’immagine, si è sempre più internazionalizzato e ha rafforzato la propria identità, arrivando a occupare una posizione che nell’industria della moda contemporanea sembra stia scomparendo. Parliamo infatti di quella fascia intermedia che è sinonimo di produzione di qualità, attenzione alla catena del valore e al capitale umano e, non da ultimo, accessibilità nel prezzo di mercato. Un’evoluzione che, come racconta Varisco, ha permesso al brand di navigare i profondi cambiamenti che il settore ha dovuto affrontare nell’ultimo decennio. «I pilastri attorno ai quali oggi Twinset si sviluppa sono tre: una dimensione globale, una connessione dichiarata tra i diversi canali di vendita e un impiego considerevole di tecnologia. Siamo riusciti a superare i confini nazionali – con un 60 per cento di volume di vendite sul mercato estero – attraverso un lavoro sulle collezioni, rese più internazionali in termine di stile, pur mantenendo un Dna spiccatamente italiano. Abbiamo poi costruito un ecosistema integrato, muovendoci su tre canali di vendita – online, retail e wholesale – adattando il prodotto alle esigenze e ai metodi che contraddi- stinguono ognuna di queste categorie. Abbiamo, infine, investito in maniera massiccia nell’introduzione della tecnologia: una scelta rivelatasi vincente, soprattutto nel recente passato, che ci ha garantito piena operatività anche in condizioni non ottimali», spiega l’Amministratore delegato.

Il risultato di questa strategia – accompagnata da campagne pubblicitarie che hanno visto il coinvolgimento di volti come Sienna Miller, Doutzen Kroes, Natasha Poly e Laetitia Casta – è stata l’attrazione di una nuova tipologia di cliente, anche a conseguenza delle trasformazioni nelle abitudini di spesa: «Complice un vertiginoso aumento dei prezzi, il cosiddetto “luxury” sta diventando per molti sempre più inaccessibile. Clienti un tempo interessati a quella fascia di mercato si stanno rivolgendo altrove, cercando però sempre capi di qualità. Questo movimento ci ha di fatto premiati: abbiamo conquistato un pubblico nuovo, più giovane, attento al rapporto qualità-prezzo, disposto a investire in un guardaroba in grado di non invecchiare nel tempo. Un’altra caratteristica che contraddistingue i nostri clienti è la loro fedeltà: rimangono con il brand a lungo». Al centro di quest’operazione appare pertanto fondamentale una costante ricerca di qualità nei capi, soprattutto nel comparto maglieria: «Credo che ancora oggi esista un know how tipicamente italiano nel concepire e realizzare la moda e uno degli obiettivi di Twinset è preservare questo patrimonio, rappresentato da aziende di piccole e medie dimensioni con grandi capacità artigianali, che determinano la qualità del prodotto finito. La nostra tessitura, per esempio, conta 40 macchine e si trova all’incirca a 200 metri dall’headquarter: manteniamo quindi un filo diretto tra le varie professionalità che compongono il brand, lavorando fianco a fianco. Questo ci permette di fare innovazione e di immettere sul mercato un’offerta che si discosta dal resto per le sue caratteristiche intrinseche. La sfida da vincere nei prossimi anni è quella generazionale: dobbiamo garantire un ricambio a tutte queste professionalità, per evitare che queste conoscenze e competenze vadano perse. Vanno attratti giovani professionisti e una delle leve per farlo è mettere a loro disposizione un ambiente professionale stimolante. Quando li incontro in azienda mi ispirano, mi offrono il loro punto di vista, anche se discordante. Sono appassionati e curiosi, caratteristiche che considero essenziali per chi è interessato a una carriera in quest’ambito».

Guardando al futuro del brand, per Varisco: «Twinset vuole continuare a vivere di contaminazioni con altre discipline e altri mondi, che in un modo o nell’altro condividono la stessa visione del brand: arte, musica, cultura. È un programma di partnership che abbiamo inaugurato nel 2016, con la produzione di due cortometraggi dedicati a due questioni sociali estremamente rilevanti: il primo trattava, infatti, il tema dell’affido, il secondo quello della mancanza di posti di lavoro per i giovani. La moda non può rimanere isolata: le informazioni e gli stimoli che riceviamo quotidianamente sono innumerevoli e il nostro settore è chiamato a rifletterli. Vogliamo poi proseguire il percorso di collezioni di maglieria disegnate in collaborazio- ne con un guest: l’ultimo, per esempio, è stato Marco Rambaldi. Un’altra importante novità che ci riguarda è la decisione di sfilare. Abbiamo iniziato a febbraio 2024 con la collezione Inverno Inverno 2024 e continuato a settembre con la collezione Primavera Estate 2025. È un momento importante per noi e un’occasione unica per esprimere al meglio la nostra identità». È un termine, questo, che compare numerose volte nel corso della conversazione, un leit motiv che ha scandito la crescita del brand in questo decennio: «Le collezioni che proponiamo sono sicuramente romantiche, ma non rinunciano al carattere, come le donne a cui ci ispiriamo nel disegnarle. Moderne, impegnate, attente».

Il nuovo numero di Rivista Studio si intitola “Digital Underground“. Lo trovate in edicola e sul nostro store (qui).

Articoli Suggeriti
Simone Bellotti è il nuovo direttore creativo di Jil Sander

Nei giorni del Salone del Mobile tornerà il Miu Miu Literary Club

Leggi anche ↓
Simone Bellotti è il nuovo direttore creativo di Jil Sander

Nei giorni del Salone del Mobile tornerà il Miu Miu Literary Club

Louis Vuitton lancia la linea La Beauté

Valentino e Dream Baby Press regalano poesie e lettere d’amore per San Valentino

Gucci conclude la collaborazione con il Direttore creativo Sabato De Sarno

Kim Jones lascia Dior Men