Muore a 94 anni il vignettista più riconosciuto e riconoscibile nella storia dei giornali italiani, dalla gobba di Andreotti al pisellino di Spadolini.
L’evoluzione delle locandine dei Migliori film agli Oscar
Subito dopo l’Oscar più prestigioso assegnato a Spotlight, l’Academy ha pubblicato su Youtube un video che mostra, in un bel modo animato, l’evoluzione delle locandine di alcune pellicole che si sono aggiudicate il riconoscimento. Dai disegni a mano di Ali del 1927, primo film a vincere l’Oscar come miglior film, al celebre sguardo di Clark Gable dipinto in Via col vento, le locandine iniziano a essere più “grafiche” a partire da Il ponte sul fiume Kwai (1957), seguito da West Side Story (1961). Un altro cambiamento – l’avvento della fotografia, il titolo fortemente caratterizzato per renderlo iconico – arriva con Il Padrino e Qualcuno volò sul nido del cuculo. Iconici e grafici sono anche i poster di Platoon, Il silenzio degli innocenti. Il Gladiatore ci proietta in un’epoca più smaccatamente contemporanea (prima, c’era stato molto bianco e nero: Schindler’s list, Annie Hall, Rocky).
Il lancio di stracci tra attiviste e Lucarelli ci ricorda l’importanza, anche nel 2025, di avere strutture che possano filtrare, modificare, ponderare le opinioni prima di immetterle nel discorso pubblico.
Palma d'oro a Cannes, serissimo candidato all'Oscar per il Miglior film internazionale, nel suo nuovo film il regista immagina gli iraniani alle prese con l'inimmaginabile: quello che succederà dopo la fine della Repubblica islamica.