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Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron porterà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.

L’evoluzione delle locandine dei Migliori film agli Oscar

01 Marzo 2016

Subito dopo l’Oscar più prestigioso assegnato a Spotlight, l’Academy ha pubblicato su Youtube un video che mostra, in un bel modo animato, l’evoluzione delle locandine di alcune pellicole che si sono aggiudicate il riconoscimento. Dai disegni a mano di Ali del 1927, primo film a vincere l’Oscar come miglior film, al celebre sguardo di Clark Gable dipinto in Via col vento, le locandine iniziano a essere più “grafiche” a partire da Il ponte sul fiume Kwai (1957), seguito da West Side Story (1961). Un altro cambiamento – l’avvento della fotografia, il titolo fortemente caratterizzato per renderlo iconico – arriva con Il PadrinoQualcuno volò sul nido del cuculo. Iconici e grafici sono anche i poster di PlatoonIl silenzio degli innocentiIl Gladiatore ci proietta in un’epoca più smaccatamente contemporanea (prima, c’era stato molto bianco e nero: Schindler’s listAnnie HallRocky).

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Dalla vita ha avuto tutto: fama, bellezza, successo, ricchezza, riconoscimento. Ma erano altre le cose che gli importavano: la democrazia, il cinema indipendente, le montagne dello Utah, e opporsi a un'industria che ormai disprezzava.

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Tranne La grazia di Paolo Sorrentino, ma non per volontà: la sua assenza è solo una questione burocratica.