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10:40 giovedì 18 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

Non ci sono mai stati, nella storia, così tanti turisti in Giappone

15 Gennaio 2025

Quasi 37 milioni di turisti hanno visitato il Giappone nel 2024. Lo ha rivelato l’Ente nazionale del turismo giapponese: è un record, il numero più alto mai registrato da quando il Paese tiene traccia dei flussi turistici. Nell’anno precedente, il 2023, i turisti erano stati 25 milioni circa, una cifra già altissima se si considera che il Giappone aveva riaperto i confini – da due anni e mezzo chiusi a causa del Covid – a ottobre del 2022. Il record precedente era stato stabilito nel 2019, con 32 milioni di arrivi nel Paese in un anno.

Secondo l’Ente nazionale del turismo, nello stesso periodo (il 2024) i visitatori hanno immesso nell’economia giapponese 8 bilioni di yen, circa 50 miliardi di euro. Anche in questo caso, fa impressione il confronto con l’anno precedente: è il 53 per cento di spesa in più. C’entra anche la debolezza dello yen rispetto all’euro e al dollaro, fatto che ha reso vantaggioso il cambio per i turisti europei e americani, aumentando la propensione al consumo.

Ovviamente, come sempre quando si parla di turismo, esiste un’altra maniera di leggere e interpretare questi numeri. Il Giappone è uno dei Paesi del mondo più affetti da quella malattia sociale che abbiamo ribattezzato turistificazione: è dello scorso aprile la notizia, ripresa da tutti i media del mondo, della costruzione di un muro nella cittadina di Fujikawaguchiko per bloccare la vista del monte Fuji e impedire così ai turisti di accalcarsi tutti nello stesso punto del paese, causando problemi alla circolazione stradale e di ordine pubblico. Più recente è un video, diventato virale, delle condizioni in cui versa il centro storico di Kyoto: ci sono giorni nei quali i turisti sono talmente tanti che è quasi impossibile camminare per strada. Non a caso, è di questi giorni la notizia della decisione dell’amministrazione di Kyoto di aumentare, a partire dalla primavera del 2026, la tassa di soggiorno a 63 euro a notte, la più alta del Paese, nel tentativo di scoraggiare almeno una parte dei turisti dal visitare la città.

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In tutto e per tutto simili ai loro corrispettivi occidentali e capitalisti, e anche un tantino più cari.