Intervista a Gianluca Diegoli, esperto di marketing e autore di Seguimi!.
Su Tiktok si potranno comprare i libri
Come vi avevamo raccontato qui, #Booktok è uno degli hashtag più popolari su TikTok. Con circa novanta miliardi di visualizzazioni permette agli utenti di scambiarsi consigli anche molto dettagliati su tantissimi libri: negli ultimi anni ha dato una scossa al mondo dell’editoria e generato impennate nelle vendite, soprattutto tra i giovani. Non sorprende quindi che, come ha annunciato il Guardian, Tiktok abbia deciso di sfruttare questo enorme successo e organizzarsi per iniziare a vendere libri direttamente sul suo marketplace online tramite partnership e collaborazioni con case editrici come Bloomsbury, Wh Smith, Harper Collins Uk e bookshop.org. Patrick Nommensen, il direttore dell’e-commerce di TikTok Shop, ha dichiarato che per il suo team «è stato davvero incredibile assistere alla condivisione della passione per la lettura da parte della comunità di #BookTok, che nel frattempo ha cambiato definitivamente il mondo dell’editoria. Con queste nuove partnership, siamo felici di rendere ancora più facile per gli amanti della lettura acquistare i libri più consigliati su #BookTok senza mai lasciare la piattaforma».
Non è difficile immaginare dove porterà tutto questo. Alcuni utenti hanno infatti già esposto i loro dubbi su questa nuova modalità: interpellata dal Guardian, una delle booktoker più famose, zai_books, ha sottolineato che ciò che rende #BookTok così amato tra gli utenti è proprio la spontaneità e la varietà che lo caratterizza. Qualità che lo shop e la collaborazione con le case editrici potrebbe mettere a rischio: anche se il negozio permette di «rendere i libri molto più accessibili, perché in questo modo le persone possono non solo vedere il video su un libro, ma anche acquistarlo immediatamente», purtroppo «non è abbastanza vario, non ci sono tutti i libri che vengono consigliati».
Etsy Witches, witchtok, gli antri su Instagram e le fattucchiere di Facebook. Per quanto maldestre e talvolta in malafede, le streghe online ci dicono come sta cambiando il nostro rapporto con internet e con la realtà.
Il caso SocialMediaGirls scoppiato in seguito alla denuncia della giornalista Francesca Barra è solo l'ultimo di una ormai lunga serie di scandali simili. Tutti prova del fatto che se non regolamentata, la tecnologia può solo fare danni.