Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Secondo il T Magazine questi sono i 6 personaggi dell’anno
Ogni anno il T Magazine realizza il cosiddetto Greats issue, un numero dedicato alle migliori personalità del momento, o meglio, quelle in di «ispirare gli altri a creare per sé un nuovo mondo». Che si siano distinte nel campo dell’arte, della moda, della musica o della letteratura, ciò che le accomuna è il fatto di aver creato qualcosa di unico, cambiando la direzione del discorso culturale. I personaggi scelti dal T Magazine per le 6 copertine del numero speciale del 2018 sono Alessandro Michele, il direttore creativo di Gucci, la fotografa Carrie Mae Weems, lo scrittore George R. R. Martin, l’artista Bruce Nauman, l’attore Viggo Mortensen e la cantante Solange.
Alessandro Michele
Le immagini di Michal Chelbin che corredano l’intervista al direttore creativo di Gucci, che soltanto pochi giorni fa, a Shanghai, ha festeggiato l’apertura di The Artist is present, una mostra sull’arte di copiare ideata in collaborazione con Maurizio Cattelan, sono particolarmente sontuose (. Insieme Marco Bizzarri, presidente e Ceo di Gucci (protagonista della storia di copertina del numero 35 di Studio), Michele ha completamente trasformato l’immaginario Gucci, trasformando, per usare le parole di Frank Bruni, autore dell’intervista, «il modo in cui vediamo il valore, i generi e perfino l’identità».
Solange
Solange, la donna che fino a qualche anno fa avremmo definito soltanto come “la sorella di Beyoncé”, ha rivelato che il suo prossimo disco uscirà a breve, quindi a circa due anni di distanza da A Seat at the Table, la miccia che ha arrivato la catena di successi che l’ha portata fino alla famosa performance al Guggenheim di New York (noi l’avevamo raccontata nell’articolo “Come Solange ha trovato se stessa”). L’intervista, con fotografie in studio di Collier Schorr, è firmata Ayana Mathis.
George R. R. Martin
Ad aprire l’intervista all’autore di A Game of Thrones un bellissimo ritratto di Alessandra Sanguinetti (Magnum Photos), scattato a Nambé Pueblo. Nel suo lungo ritratto del creatore del Trono di Spade, che ha compiuto 70 anni lo scorso 20 settembre, Charles Yu analizza approfonditamente l’immaginario al quale Martin ha dato vita: dalla complessità che ha saputo infondere a un mondo completamente inventato, al rapporto che i fan hanno istituito con esso. E, ovviamente, si informa sul sesto libro della saga, The Winds of Winter, che lo scrittore avrebbe cominciato nel lontano 2010 e, a quanto pare, non ha ancora finito.

George R.R. Martin fotografato a Nambé Pueblo il 12 agosto 2018
Carrie Mae Weems
Intervistata da Megan O’Grady, Carrie Mae Weems compare in copertina in uno scatto di Mickalene Thomas. Il T la definisce una delle migliori fotografe contemporanee (forse la migliore, si sbilancia): «ha creato un mondo che insiste sul valore delle donne nere, sia nell’arte che nella vita».
Bruce Nauman
Proprio come Carrie Mae Weems e George R. R. Martin, Bruce Nauman ha alle sue spalle una carriera densa, significativa e soprattutto estremamente “attuale”. Celebrato da una mostra al MoMA PS1 che inaugurerà il 21 ottobre (titolo: Disappearing Acts, fino al 25 febbraio del 2019), il lavoro dell’artista appare oggi più contemporaneo che mai, e ha molto da insegnare ai giovani artisti di oggi. Da notare la bella camicia con gli ananas indossata dall’artista nelle foto scattate da Alec Soth (Magnum Photos). L’intervista è di Nikil Saval.
Viggo Mortensen
Intervistato da Thessaly La Force, fotografato da Jackie Nickerson, Mortensen è l’attore che, secondo il T, «ha costruito la sua carriera definendo se stesso come tutto ciò che non è una star del cinema».Con il family drama Falling presto debutterà alla regia.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.