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Stare in piedi. Per due anni. I pro e i contro

28 Agosto 2013

Arshad Chowdhury è un imprenditore newyorkese che due anni fa prese una decisione abbastanza singolare: smise di stare seduto. Davvero: al posto di passare lunghe ore seduto davanti al suo laptop, ha deciso di acquistare un supporto per rendere la sua scrivania ideale per il lavoro in posizione eretta.

Oggi, a più di settecento giorni di distanza, Chowdhury ha tirato le somme della sua esperienza – e, incredibile a dirsi, i risultati sono più che positivi. Qui su Studio avevamo parlato tempo fa di come la posizione seduta sia innaturale per il corpo umano e causi più danni che vantaggi per la salute. Il post in cui Chowdhury passa in rassegna i suoi due anni senza sedia sembrano confermare questa tesi.

Tra le altre cose, l’imprenditore dice di aver temuto la comparsa di dolori e cali di concentrazione, ma le sue paure si sono rivelate completamente infondate. Anzi, la sua postura è migliorata, le sue gambe sono diventate più muscolose e – racconta il protagonista dell’esperimento – i dolori alla schiena di un tempo sono del tutto scomparsi. In compenso, ora stare seduto per più di due ore è abbastanza scomodo per lui, mentre le file in piedi e i lunghi viaggi in metropolitana non sono più un problema.

Chowdhury col tempo ha imparato a migliorare la sua esperienza: aggiustando la posizione del computer (ora rialzato rispetto all’inizio di circa 12 cm) e sostituendo le pause da seduto con break in cui sgranchisce le gambe saltando e camminando, ora può passare anche dieci ore di lavoro al giorno in piedi senza lamentarsi (anzi).

(via Digg)
 

Nell’immagine: uno standing desk

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