Hype ↓
17:56 lunedì 9 giugno 2025
Calenda è andato al seggio per votare al referendum ma lo hanno mandato via perché aveva la tessera elettorale “esaurita” È corso a farsene fare una nuova e poi è tornato di fretta al seggio, dove infine è riuscito a votare.
La cosa più vandalizzata nelle proteste di Los Angeles sono i robotaxi Più delle banche, dei McDonald’s, dei negozi di lusso e di fast fashion.
Nel mondo dell’arte ci si chiede perché le opere di Adrien Brody vengano esposte nonostante siano veramente brutte Piacciono solo ai galleristi, a quanto pare. E a un collezionista che ne ha acquistata una per quasi mezzo milione di dollari.
Anche Khaby Lame è finito in mezzo ai raid anti immigrazione negli Stati Uniti Per tutto il fine settimana ci sono stati voci di un suo arresto e detenzione. Poi si è scoperto che in realtà aveva il visto scaduto da un pezzo.
Nove donne hanno accusato Jared Leto di molestie sessuali e molte altre si stanno facendo avanti Tutto è partito da un'inchiesta di Air Mail. Alcune delle presunte vittime erano addirittura minorenni, all'epoca dei fatti.
Dua Lipa non poteva scegliere una canzone migliore di “A far l’amore comincia tu” per il suo concerto a Milano In ogni città in cui fa tappa con il suo tour, sceglie un classico del pop locale da cantare. Per l'Italia ha deciso di omaggiare Raffaella Carrà.
Il corriere della droga preferito da Pablo Escobar ha fatto un podcast In Cocaine Air Tirso “TJ” Dominguez racconta com'è lavorare per il più famoso signore della droga della storia. Esce il 23 luglio su tutte le piattaforme.
A Hong Kong c’è un musical in cui Trump e Zelensky si massacrano a colpi di assoli Lo spettacolo Trump, The Twins President, ovviamente sold out, traspone in musica anche il litigio tra i due nello Studio Ovale.

Il social network che ha gli utenti più generosi (o ricchi)

19 Settembre 2014

Gli utenti di LinkedIn sono i più generosi… o, forse, hanno semplicemente più soldi: questa la conclusione cui è giunto un studio sul rapporto tra presenza sui social media recentemente condotto da Survey Monkey e ripresa dal sito Mashable.

Il sondaggio è partito da un campione di utenti che utilizzano quattro tra i principali social network — Facebook, Twitter, Pinterest e LinkedIn — chiedendo loro qualche tra questi considerano la loro piattaforma di riferimento e quanto hanno donato lo scorso anno in iniziative benefiche (nulla, meno di cento dollari, più di cento dollari).

La buona notizia è che la stragrande maggioranza di tutti gli utenti, indipendentemente dal social network di riferimento, hanno dato qualcosa. Appena il 6,5 per cento infatti dichiara di non avere fatto beneficenza. La percentuale sale all’8 per cento se il campo si restringe agli utenti di Facebook (i più “egoisti”), e scende al 4,9% per quelli di LinkedIn.

Nella categoria di chi ha donato grosse somme domina chiaramente LinkedIn: il 70,5% degli utenti del social network dedicato al mondo del lavoro hanno fatto donazioni superiori a 100 dollari.

Tra chi invece ha fatto sì donazioni, ma sotto la soglia dei 100 dollari, è preponderante Twitter.

Qui la tabella riassuntiva messa a punto da Mashable.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.