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La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

Perché i serial killer hanno tutti lo stesso tipo di occhiali

21 Marzo 2018

Se ci ricordiamo di Jeffrey Dahmer, di Dennis Rader e di Gary Ridgway – tutti assassini operativi intorno agli anni ’80 in America – è anche per i loro occhiali. Nelle foto segnaletiche diffuse dalla stampa di quel tempo i serial killer indossano tutti simili paia di lenti. Racked ha elencato tutti i più famigerati assassini seriali con gli occhiali, raccontando l’iconografia associata alle montature sottili da aviatore. Qualcuno ne ha anche preso spunto per un’inquietante moda, che va ad aggiungersi alle tante suggestioni anni ’80 in voga.

A voler interpretare la scelta estetica, sembra che le montature larghe, tartarugate o rattoppate alla meglio siano una maschera di normalità per dissimulare i propri disturbi dissociativi: un paio di lenti pulite sul naso di un serial killer diventano una metafora di indifferenza sociopatica. Ma stando alle percentuali, dice Racked, si tratta di coincidenze: più del 60 per cento degli americani usano qualche sorta di correzione visiva. È stata la cronaca nera, con la sua ossessione per i dettagli, a contribuire alla feticizzazione dell’accessorio.

Tra gli esempi più controversi c’è anche l’assassino dello Zodiaco, di cui esistono diversi identikit con gli occhiali, ma che secondo alcuni non ne portava affatto. Si crede che l’assassino, che non fu mai catturato, abbia rubato gli occhiali a una delle sue vittime prima di essere riconosciuto. In un altro caso, le montature smussate non sono riuscite a convincere dell’innocenza di Dorothea Puente, un’eccentrica signora che curava il suo cortile sul retro seppellendovi i cadaveri dei pensionanti di Sacramento.

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