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11:26 martedì 17 giugno 2025
Pixar ha annunciato un film con protagonista un gatto nero e tutti hanno pensato che ricorda molto un altro film con protagonista un gatto nero Il film Disney-Pixar si intitola Gatto, è ambientato a Venezia e lo dirige Enrico Casarosa. Il film al quale viene accostato lo potete indovinare facilmente.
Tra Italia, Spagna e Portogallo si è tenuta una delle più grandi proteste del movimento contro l’overtourism Armati di pistole ad acqua, trolley e santini, i manifestanti sono scesi in piazza per tutto il fine settimana appena trascorso.
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no perché nonostante le spiegazioni del regista la storia proprio non lo convinceva.
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.

La casa di Serge Gainsbourg a Parigi è stata aperta al pubblico

12 Aprile 2023

Per più di trent’anni, dalla morte avvenuta nel 1991, i fan di Serge Gainsbourg hanno trattato la sua casa nel settimo arrondissement di Parigi come la meta di un pellegrinaggio e l’hanno trasformata nel tempio del culto a lui dedicato. Ora la casa, di proprietà della figlia, l’attrice Charlotte (che ci aveva raccontato dei suoi ricordi del padre e della casa in questa intervista), viene aperta al pubblico e diventa così la Maison Gainsbourg. È in questo luogo, al numero 5 bis di rue de Verneuil, che Gainsbourg componeva la sua musica, seduto al pianoforte che si trova ancora nello stesso punto del salotto. Tante delle copertine dei suoi dischi sono foto scattate tra le mura nere di questa casa che lui stesso definiva «un finto casino. […] Tutto in realtà è calcolato seguendo un preciso ritmo».

Il “finto casino” è rimasto intatto per tutti questi anni: oggi nella casa sono conservati oltre 25 mila oggetti, tra i quali opere d’arte (di Dalí e Lalanne, tra gli altri), fotografie, strumenti musicali e vestiti. Gainsbourg acquistò la casa nel 1969 e per un periodo visse lì assieme alla moglie Jane Birkin, la madre di Jane. I due si separarono nel 1980, quando Gainsbarre – l’alter ego di Serge, il Mr. Hyde per il suo Dr. Jekyll – aveva ormai preso il sopravvento. A questo punto della sua vita, infatti, Gainsbourg aveva già sviluppato un rapporto patologico con alcol e sigarette, e gli anni Ottanta divennero per lui quelli delle polemiche e degli imbarazzi: nel 1984 fece scandalo a causa di una canzone realizzata assieme alla figlia allora dodicenne, intitolata “Lemon Incest”; nello stesso anno, per protestare contro l’aumento delle tasse, bruciò in diretta tv una banconota da cinquecento franchi, all’epoca pari a un sesto del salario medio mensile dei francesi. Nel 1988 il giornalista Nick Kent scrisse per il Guardian un reportage dal 5 bis di rue de Verneuil in cui scriveva che il Gainsbourg che aveva conosciuto lui non era l’artista geniale ammirato in tutto il mondo ma soltanto un «alcolizzato incattivito e fuori controllo».

Charlotte Gainsbourg ha raccontato di aver deciso di aprire al pubblico la sua casa d’infanzia durante la pandemia: tornata a Parigi dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti, l’attrice capì che «era una cosa che andava fatta. Per il pubblico ma anche per la mia salute mentale. Dovevo trovare un modo di staccarmi da quel luogo. E la casa doveva diventare parte del patrimonio culturale di Parigi, un luogo che tutti possono visitare». Sul sito della Maison si legge che è «la prima istituzione culturale dedicata a Serge Gainsbourg» e che sono previsti più di centomila visitatori all’anno. Previsione che si è rivelata forse persino modesta: a poche ore dall’apertura delle vendite online, i biglietti sono già tutti esauriti.

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