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01:26 sabato 20 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Sean Penn ha scritto una poesia sul #MeToo

28 Marzo 2018

Ne abbiamo sentite fin troppe di dichiarazioni sul movimento #MeToo, ma nessuno ancora si era espresso in versi a riguardo. Sean Penn ha dedicato l’epilogo del suo ultimo romanzo, Bob Honey Who Just Do Stuff, a una poesia sprezzante sulla pervasività del fenomeno. La poesia si srotola per circa sei pagine, parla degli uomini sotto accusa e dell’infantilismo della vicenda, che traspare dall’espressione «crociata di un lattante», che compare in una serie di domande retoriche sulla spettacolarizzazione del #MeToo. L’estratto in lingua originale riportato da The Cut è questo:

Though warrior women
Bravely walk the walk,
Derivatives of disproportion
Draw heinous hypocrites
To their flock.

[….]

Where did all the laughs go?
Are you out there, Louis C.K.?
Once crucial conversations
Kept us on our toes;
Was it really in our interest
To trample Charlie Rose?
And what’s with this ‘Me Too’?
This infantilizing term of the day…
Is this a toddler’s crusade?
Reducing rape, slut-shaming, and suffrage to reckless child’s play?
A platform for accusation impunity?
Due process has lost its sheen?
But, fuck it, what me worry?
I’m a hero,
To Time Magazine!

Il libro da cui è tratta, edito da Simon & Schuster, ha diviso la critica. Per la casa editrice è un «divertente romanzo pessimistico su Bob Honey – un moderno uomo americano, imprenditore, e assassino part-time» ed è elogiato dai comici come «lo stramaledetto romanzo del secolo», come ha detto Sarah Silverman. La scrittrice Claire Fallon lo ha definito invece come una lunga dimostrazione dell’ego dell’attore, «160 pagine di sé stesso», dai risvolti offensivi. The Cut sottolinea che la poesia non c’entra quasi nulla con il contenuto del libro, ma è lì, a ricordare che anche Sean Penn ha detto la sua in merito alla vicenda, cosa di cui forse non si sentiva il bisogno.

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