Bulletin ↓
22:17 sabato 22 novembre 2025
Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.

Scissione, o del perché è giusto odiare il proprio lavoro

L'acclamata serie di Apple TV+, diretta da Ben Stiller, mescola thriller, fantascienza, satira sociale, dark comedy per raccontare esattamente il punto in cui ci troviamo.

07 Aprile 2022

Dan Erickson, il creatore di Scissione, ha raccontato che l’idea per la serie viene dall’esperienza personale. Dalla frustrazione più che dall’esperienza, in realtà. Dopo essersi trasferito a Los Angeles e prima di diventare uno sceneggiatore, Erickson ha lavorato per diverso tempo come impiegato in aziende piccole, medie e grandi. Ogni volta, i pensieri che gli si formavano nella testa erano gli stessi: «Volevo “saltare” fino alla fine della giornata. Dissociarmi per otto ore. Ma sapevo, mentre pensavo queste cose, che c’era qualcosa di sbagliato. Di tempo dovremmo volerne di più, non di meno». Da questi pensieri sbagliati riuscì a trarre un soggetto giusto, un abbozzo di sceneggiatura che nel 2016 finì nell’annuale lista di Bloodlist dedicata ai «favorite, unproduced, dark genre screenplays». La lista capitò sotto gli occhi di Ben Stiller, che in quegli anni stava vivendo un momento della vita che faceva desiderare anche a lui il salto in avanti, la dissociazione. Nel 2014 gli era stato diagnosticato un cancro alla prostata. Nel 2015 sua madre era morta d’infarto. Nel 2016, Zoolander 2 – scritto, diretto, interpretato e prodotto da Stiller – si era rivelato un flop micidiale. Nel 2017, dopo 17 anni di matrimonio, aveva divorziato da sua moglie, Christine Taylor. Stiller ha raccontato che tutti quanti gli chiedono perché ha scelto di dirigere una serie come Scissione: non fa ridere, tu dovresti far ridere, gli dicono. «Ma non mi metto ogni volta a fare l’analisi. Nella mia testa ha perfettamente senso», ha detto in un lungo, bellissimo profilo-intervista su Esquire.

Probabilmente Scissione sarebbe andata benissimo in ogni caso, ma non si può negare che i due anni di “stallo” causati dalla pandemia abbiano aggiunto alla serie significati che la rendono qualcosa di più dell’ennesimo gioiello da aggiungere alla corona della Peak Tv. Come ha detto Adam Scott, che di Scissione interpreta il protagonista, Mark S., per certi versi la serie ricorda Giovani, carini e disoccupati, il film che segnò il debutto alla regia di Ben Stiller: «Raccontava in modo esatto il punto al quale tutti ci trovavamo, o almeno molti di noi si trovavano. Ben azzeccò tutti i dettagli, prima ancora che gli altri si rendessero conto che quelli erano i dettagli». Qual è il punto in cui tutti, o almeno molti, si trovano oggi? Forse lo stesso nel quale si trova Mark S./Adam Scott in una scena del primo episodio di Scissione (non per niente intitolato “Buone notizie sull’inferno”): da solo, seduto in macchina, a piangere a dirotto. Uno sguardo all’orologio. È il momento di timbrare il cartellino. Lacrime asciugate e arrivo in ufficio all’orario previsto. Sono mesi, ormai forse anni, che parliamo dell’ufficio come incubo: al pensiero di tornarci c’è chi sente l’ansia salire e chi decide che è meglio unirsi alla Grande Dimissione. Uno dei thread Reddit più popolari degli ultimi mesi è r/antiwork. Ne ha parlato il New York Times, in un pezzo intitolato “Hating your job is cool. But is it a labor movement?”.

Chissà cosa farebbero gli ansiosi e i dimissionari se avessero a disposizione la soluzione chirurgica fornita da Erickson e Stiller in Scissione: un microchip impiantato nel cervello che consente il salto in avanti, la dissociazione. I dipendenti della Lumon – la corporation-moloch per la quale lavorano Mark S. e gli altri protagonisti della serie, un po’ Evil Corp di Mr. Robot e un po’ Dunder Mifflin di The Office – scelgono la scissione e raggiungono quello che l’azienda racconta come il perfetto work/life balance: lo “scisso” vive due vite separate, quando è a lavoro non ha idea di cosa sia la sua vita fuori da esso, quando non è a lavoro non ha modo di sapere cos’è che fa per otto ore al giorno, tutti i giorni in ufficio. Può sembrare una scelta liberatoria, il desiderio realizzato di Erickson quando faceva l’impiegato: stare a lavoro otto ore e otto ore soltanto. Ma Scissione è una serie sul doppio, sull’altra metà di ogni persona, evento, scelta, fatto. Il mondo attorno agli “scissi” ne parla come mostri intrappolati all’inferno, storpi che si aggirano per il mondo incapaci di rispondere alla più banale e frequente delle domande: «Che lavoro fai?». A proposito di questo, la frase più inquietante di tutta la serie la pronuncia Seth Milchick (interpretato da Trammel Tillman), il responsabile del gruppo di lavoratori “scissi” della Lumon: per questi ultimi, dimettersi è morire, perché non esistono al di fuori dell’ufficio. Ma la morte, precisa Seth, è proprio una di quelle cose che, grazie alla scissione, in ufficio non possono esistere: può succedere solo fuori dall’orario di lavoro, nell’altra metà dell’esistenza.

Scissione è più cose: thriller, fantascienza, satira sociale, dark comedy. «Una storia di lavoratori che si riprendono il potere, una lotta brutale e attuale dell’umanità», ha detto Erickson. Secondo lui, tutto si tiene assieme grazie al contributo di Stiller, che sin dall’inizio è stato ossessionato dalle parti uguali di tristezza e ridicolo che questa storia conteneva: «Il fatto che una persona decidesse volontariamente di tagliare la propria vita a metà lui lo trovava allo stesso tempo molto divertente e molto deprimente», ha raccontato il creatore di Scissione. E questa doppiezza della storia la si ritrova anche in tutte le ispirazioni e influenze che si colgono al suo interno: Essere John Malkovich, Brazil, The Truman Show, Matrix, mezza filmografia di David Lynch, certi episodi di Black Mirror, alcune parti di Mr. Robot, e poi Beckett e il teatro dell’assurdo. Quando Petey, il capo ufficio e migliore amico di Mark S. scompare − licenziato? Dimessosi? Ucciso? Morto? − dentro l’ufficio è impossibile sapere perché, fuori è impossibile ricordarselo, e sarà questo l’incidente che darà il là agli eventi.

Nei corridoi della Lumon, nei pannelli bianchi e nel ronzio dei neon, ci sono continui rimandi a The Backrooms, il mondo parallelo composto da stanze infinite in cui si può solo precipitare e dal quale è quasi impossibile fuggire. In un’altra scena,  Helly (Britt Lower), fresca di operazione e ancora ribelle, prova a lasciare l’ufficio prima dell’orario prestabilito: non ci riesce, continua a tornare sempre allo stesso punto, proprio come fosse precipitata nelle backrooms, labirinto e inferno.

Scissione è stata un successo: l’ultimo episodio sarà disponibile da domani, molti (tra cui noi) la considerano già una delle serie dell’anno e Apple TV+ ha già deciso di rinnovarla per una seconda stagione. Il pregio che tutti le riconoscono è quello di essere un racconto contemporaneo, delle cose che stanno succedendo, «del punto in cui ci troviamo», per riprendere ancora una volta le parole di Scott. Anche se, forse, la spiegazione migliore del successo di Scissione l’ha data Ben Stiller, che in più di un’occasione ha detto di aver sentito per questa storia la stessa attrazione che sentiva per i disaster movie della sua gioventù. «Film come L’avventura del Poseidon o Lo squalo». Mentre lui cominciava le riprese di Scissione, Jake Angeli e il resto dei rioters davano l’assalto a Capitol Hill. Forse la serie è semplicemente nata sotto la stella del disastro, che in questi tempi è quella giusta.

Articoli Suggeriti
Per Eugenia Dubini di NN Editore i libri non sono affatto finiti

Nel 2015 ha fondato e dirige una delle case editrici più interessanti in Italia. Pubblicando nuove voci italiane e stranieri di successo ha dimostrato che si può vincere la crisi, che i lettori cambiano ma la lettura resterà sempre.

The Smashing Machine quasi non è un film ed è proprio per questo che merita di essere visto

Il primo film da solista di Benny Safdie, con protagonista un trasformato The Rock, è un esperimento meta-cinematografico. Frustrante, deludente, spericolato e, a tratti, geniale.

Leggi anche ↓
Per Eugenia Dubini di NN Editore i libri non sono affatto finiti

Nel 2015 ha fondato e dirige una delle case editrici più interessanti in Italia. Pubblicando nuove voci italiane e stranieri di successo ha dimostrato che si può vincere la crisi, che i lettori cambiano ma la lettura resterà sempre.

The Smashing Machine quasi non è un film ed è proprio per questo che merita di essere visto

Il primo film da solista di Benny Safdie, con protagonista un trasformato The Rock, è un esperimento meta-cinematografico. Frustrante, deludente, spericolato e, a tratti, geniale.

Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI

L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.

Terrazza Sentimento è la storia di Alberto Genovese, ma anche di Diddy, Epstein e Weinstein

Al di là della bruttezza della miniserie Netflix, guardandola è impossibile non notare come queste storie di élite degenerate si somiglino tutte.

Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre

E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.

L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti

Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.