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16:42 venerdì 21 novembre 2025
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.
L’unico a volere il water d’oro di Cattelan andato all’asta è stato un parco di divertimenti Lo ha comprato per dodici milioni di dollari: è stata l'unica offerta per un'opera che ne vale dieci solo di materiale.
Angoulême, uno dei più prestigiosi festival di fumetti al mondo, quest’anno potrebbe saltare a causa di scandali, boicottaggi e tagli ai finanziamenti L'organizzazione è accusata di aver provato a insabbiare un'indagine su uno stupro e centinaia di artisti hanno deciso di non partecipare in protesta. L'edizione 2026 è a rischio.

Il cast di Oppenheimer ha abbandonato la premiere del film per unirsi allo sciopero degli attori di Hollywood

14 Luglio 2023

Dopo giorni di indiscrezioni, ieri la notizia è diventata ufficiale: la Screen Actors Guild (Sag), il sindacato degli attori di Hollywood, ha proclamato lo sciopero invitando tutti gli iscritti a interrompere qualsivoglia attività lavorativa. Uno sciopero così grosso non veniva indetto da più di quarant’anni. Uno sciopero così grosso, in contemporanea con un altro sciopero altrettanto grosso – quello degli sceneggiatori, che prosegue ormai ininterrottamente dal 3 maggio – a Hollywood non si vedeva dal 1960. Una cosa che, invece, forse non si è mai vista è l’intero cast di un film apprendere all’improvviso la notizia dello sciopero e decidere immediatamente di unirsi: è successo ieri durante la premiere londinese di Oppenheimer, quando il cast del film ha abbandonato la proiezione in programma al cinema ODEON Luxe Leicester Square un attimo prima che cominciasse.

«Purtroppo non possono rimanere, devono andare a scrivere i cartelli di protesta che useranno nello sciopero appena indetto dalla Sag. Uno sciopero che si affianca a quello già indetto dal mio sindacato, la Writers Guild, impegnato con i suoi iscritti nella lotta per dei compensi equi», ha commentato il regista Christopher Nolan, evidentemente d’accordo con la decisione del suo cast e con la protesta degli attori hollywoodiani. Negli ultimi mesi la Screen Actors Guild ha portato avanti le trattative con i rappresentanti degli studios, nel tentativo di raggiungere un accordo sul nuovo contratto collettivo degli attori del cinema e della tv. La trattativa non è andata a buon fine e a partire dalla mezzanotte di venerdì 14 luglio tutti gli iscritti all’associazione si asterranno dalle partecipazioni a premiere, interviste, convention, festival, fiere. Oltre che, ovviamente, dalle riprese sul set. Per il momento lo sciopero è stato indetto solo dall'”ala ovest” del sindacato – quella, in sostanza, losangelina – che conta 11 mila membri sui 16 mila totali.

«È una situazione che nessuno vuole, ma se la nostra leadership dice che l’accordo proposto dagli studios non va bene, allora dobbiamo tenere il punto e ottenere un accordo equo per gli attori. Per tantissimi attori questo accordo farà la differenza. Dobbiamo fare ciò che è giusto per i nostri colleghi e le nostre colleghe», ha spiegato Matt Damon, uno dei protagonisti di Oppenheimer, prima di abbandonare l’anteprima. E, in effetti, la presidente della Screen Actors Guild, Fran Drescher (sta girando moltissimo sui social un suo accoratissimo discorso che probabilmente farà dimenticare il fatto che lei era Francesca Cacace, La tata), ha accusato gli studios di «piangere miseria, di lamentarsi di perdere miliardi a destra e a manca, ma di continuare a coprire di soldi i loro Ceo. Stanno dalla parte sbagliata della storia».

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