Un volto appare nel cielo. Nessuno se lo sa spiegare, se non nuovi profeti di speranza o distruzione. Un libro che mostra il caos che, da un momento all'altro, potrebbe spalancarsi.
Si può leggere online l’intera sceneggiatura di Oppenheimer
Nella sua serie Read The Screenplay, Deadline seleziona e pubblica le sceneggiature più interessanti dei film appena usciti. L’altro ieri, ad esempio, ha pubblicato quella di Priscilla di Sofia Coppola, mentre il 12 dicembre quella di Eileen, l’adattamento del libro di Ottessa Moshfegh del 2015. Ieri, il 19 dicembre, ha reso disponibile (per chiunque abbia il coraggio di imbarcarsi in quest’eroica impresa) l’intera sceneggiatura di Oppenheimer di Christopher Nolan.
A proposito della sceneggiatura di 195 pagine (nel caso di Priscilla sono 80, Eileen ne ha 76) il protagonista del film Cillian Murphy ha raccontato che quando Nolan gli ha fatto leggere la il testo per la prima volta, a Dublino, si è subito reso conto che si trattava di qualcosa di speciale: «Era davvero una delle cose migliori che avessi mai letto, sconcertante per l’ambizione e la portata, ma anche per la chiarezza con cui Nolan ha sviluppato la storia di Oppenheimer. L’aveva scritta in prima persona, una cosa che non avevo mai visto prima, quindi è stata una nuova esperienza di lettura per me».
Continua Murphy: «Questi sono i più grandi dilemmi morali possibili, il più grande dramma possibile, le cose con cui tutti questi personaggi sono alle prese… e Chris, avendola scritta e adattata dal libro [American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird and Martin J. Sherwin, ndr] e avendoci convissuto così a lungo, ha una comprensione meravigliosa della storia, di come vuole raccontarla e di come dovrebbe essere rappresentato il personaggio».
Il giornalista ci parla del suo nuovo libro, Bestiario artico, in cui usa gli animali del Polo Nord per collegare i diari di esplorazione del XVI secolo con le trasformazioni ambientali, geopolitiche e culturali del presente.
La miniserie in quattro parti, presentata a Venezia e appena arrivata su Netflix, non dà la caccia a un colpevole né prova a risolvere il mistero. Si concentra sulla confusione, l'angoscia, la violenza e sulle vittime, soprattutto le donne.