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15:40 martedì 21 ottobre 2025
I trafficanti di Captagon, l’anfetamina siriana, si stanno rivelando un grave problema per il nuovo governo siriano In questi giorni le autorità hanno sequestrato 12 milioni di pasticche, la più grande operazione di questo tipo dalla caduta del regime di Assad.
In carcere Sarkozy verrà messo in isolamento per evitare che gli altri detenuti si facciano i selfie con lui L'amministrazione della prigione di La Santé di Parigi ha preso questa decisione per proteggere il Presidente dal suo "fandom" carcerario.
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 

In carcere Sarkozy verrà messo in isolamento per evitare che gli altri detenuti si facciano i selfie con lui

L'amministrazione della prigione di La Santé di Parigi ha preso questa decisione per proteggere il Presidente dal suo "fandom" carcerario.

21 Ottobre 2025

Oggi, martedì 21 ottobre, l’ex Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy è entrato in carcere per scontare la pena di cinque anni che gli è stata comminata nello scorso settembre, al termine del processo che lo ha dichiarato colpevole del reato di associazione a delinquere per aver provato a ottenere finanziamenti illeciti dal regime di Muammar Gheddafi per la campagna elettorale del 2007. Stando a quello che riporta Le Monde, è molto probabile che Sarkozy verrà tenuto in una cella di nove metri quadrati, nel settore del carcere La Santé di Parigi in cui vengono tenuti i detenuti in regime di isolamento, decisione che l’amministrazione della prigione avrebbe preso per evitare che gli altri detenuti lo tormentino con continue, eccessive e insistenti richieste di selfie. Se vi state chiedendo come è possibile che i detenuti di un carcere abbiano a disposizione dei telefoni per fare i selfie, la risposta è la parola contrabbando, come si spiega sempre nel pezzo di Le Monde.

Al momento non è chiaro quanto a lungo resterà in carcere Sarkozy. Uno dei suoi avvocati, Christophe Ingrain, ha presentato una richiesta di scarcerazione subito dopo l’ingresso in carcere di Sarkozy. L’ex Presidente, in un post su X pubblicato mentre era a bordo della macchina che lo stava portando in carcere, ha ribadito la sua innocenza. «Oggi non è un ex Presidente della Repubblica che va in prigione ma un uomo innocente. Non ho dubbi. La verità verrà fuori». Ad accompagnarlo alla macchina c’era la moglie Carla Bruni, attorno alla casa si era anche radunato un piccolo gruppo di sostenitori convinti dell’innocenza di Sarkozy e dell’ingiustizia della sentenza che gli è stata comminata.

Quella per cui è stato condannato a cinque anni di carcere è solo una delle accuse di corruzione che gli sono stare rivolte negli ultimi anni. Sarkozy è già stato condannato due volte per corruzione, una di queste condanne (a 3 anni di reclusione) è passata in giudicato. Alla fine del processo di primo grado, Sarkozy ha annunciato che avrebbe fatto ricorso in appello contro questa «ingiustizia». Aggiungendo, poi, un messaggio rivolto ai magistrati che lo hanno condannato: «Se proprio ci tengono a che io dorma in prigione, dormirò in prigione. Ma lo farò a testa alta».

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