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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

A New York hanno alzato il salario minimo dei rider

13 Giugno 2023

Tra le tante dipendenze che la pandemia ha contribuito a peggiorare, c’è quella dai servizi di food delivery. Durante i vari lockdown anche chi non aveva ancora scaricato sul telefono app come Glovo e Deliveroo si è ritrovato a farlo, e oggi che tutto è tornato alla nomalità, tante persone che vivono in città continuano a farsi consegnare il cibo direttamente a casa o al lavoro semplicemente per pigrizia e comodità. Nel corso degli anni si è parlato molto delle condizioni difficili dei rider che si occupano delle consegne e sono emersi tantissimi problemi.

Il caso più recente riguarda la Spagna, dove a fine gennaio di quest’anno il Ministero del Lavoro ha multato Glovo per 57 milioni di euro: a quanto pare, a Madrid, oltre settemila rider avrebbero lavorato senza essere in regola e quindi senza aver firmato contratti regolari. E in Spagna, a differenza che in Italia, c’è una legge che stabilisce che il rider è un lavoratore subordinato. Nel nostro Paese i rider attivi (dovrebbero essere quasi trentamila), lavorano in base a una normativa che li rende o autonomi occasionali o lavoratori con partita Iva. Qui, ad eccezione dei lavoratori di Just Eat, i rider non vengono pagati a ore ma in base alla quantità delle consegne e al tempo impiegato per effettuarle, un metodo che di certo non incentiva la sicurezza sulla strada. Oggi tutti i rider sono protetti da una copertura Inail, ma le loro condizioni di lavoro hanno ancora tantissimi problemi. Prima o poi, secondo i sindacati, dovrebbero poter ottenere i normali diritti dei lavoratori dipendenti e quindi tredicesima, quattordicesima, malattia e maternità.

Intanto in altre parti del mondo avvengono dei piccoli miglioramenti: come riferisce il New York Times, a partire dal 12 luglio, i lavoratori di New York City dovranno essere pagati almeno 17,96 dollari l’ora, mance escluse. L’aumento, che entrerà in vigore quasi due anni dopo che il consiglio comunale ha approvato una serie di progetti di legge volti a migliorare le condizioni dei rider, è stato annunciato dal sindaco Eric Adams durante il fine settimana, e c’è chi pensa che sia comunque troppo basso, visto che i rider newyorkesi devono occuparsi personalmente della loro assicurazione sanitaria e di tutte le tasse aggiuntive. Finora gli oltre 60 mila addetti alle consegne della città venivano pagati in media circa 11 dollari l’ora, 4 dollari in meno del salario minimo di New York, fissato a 15 dollari.

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