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03:30 giovedì 6 novembre 2025
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La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.

Ronnie Rocket, il film che David Lynch non è mai riuscito a girare

17 Gennaio 2025

David Lynch nella sua vita ha fatto tutto quello che ha voluto, con un’eccezione: non è mai riuscito a girare quella che doveva essere la sua opera seconda, Ronnie Rocket. Fino al suo ultimo giorno sulla Terra, Lynch ha sempre definito questo film come as yet unproduced: in cerca di produttore, era convinto che prima o poi ne avrebbe trovato uno disposto a metterci i soldi. Non ci è riuscito e Ronnie Rocket è diventato una leggenda del cinema americano: un film troppo strano persino per Lynch.

Lynch ha passato decenni a scrivere e riscriverne la sceneggiatura, ma il soggetto è rimasto più o meno sempre lo stesso. Il protagonista della storia è un detective che vuole trovare il modo di entrare in una misteriosa “seconda dimensione”, conta di riuscirci usano la sua capacità di stare in equilibrio su una gamba sola. A ostacolare la sua ricerca della seconda dimensione ci sono delle stanze senzienti, un misterioso treno e i Donut Men, che usano l’elettricità come arma. Oltre alla storia del detective, Ronnie Rocket racconta anche le avventure di Ronald d’Arte, adolescente affetto da nanismo, che a causa di un errore durante un intervento chirurgico può sopravvivere solo collegando periodicamente il suo corpo a una presa elettrica. Questa necessità gli fa sviluppare un’affinità per l’energia elettrica, che Ronald scopre di poter usare per fare musica o causare distruzione. Il ragazzo decide quindi di assumere il nome d’arte Ronnie Rocket e diventare una rockstar, con l’aiuto della ballerina Electra-Cute. Capite bene perché sia la Dino De Laurentiis che la Zoetrope di Francis Ford Coppola preferirono fallire che rischiare i loro soldi su questo film.

Lynch, in ogni caso, non si è mai arreso e ha sempre continuato a cercare finanziatori per il film. Negli anni ne aveva parlato con tanti dei suoi attori feticcio, che avevano accettato di prendere parte a questo «progetto personale» che doveva essere una sorta di sequel spirituale di Eraserhead. Dean StockwellBrad DourifJack Nance, Dennis Hopper, Harry Dean Stanton, Isabella Rossellini, Michael J. Anderson: questi gli attori e le attrici che, in un momento o in un altro, hanno fatto parte del cast. Non ha fatto in tempo, Lynch, a girare quest’ultimo film. Tutto quello che ne resta è un disegno, intitolato, appunto, Ronnie Rocket

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