Sono tornati i corpi perfetti

L'ossessione per la cura di sé, il ritorno della magrezza, la fine della body diversity, la moda dell'Ozempic, il successo di The Substance: nel nuovo numero di Rivista Studio raccontiamo la rivoluzione dei corpi.

di Studio
10 Marzo 2025

Tutto è ciclico, si sa. Tutto si ripete (chi lo diceva?). E così dopo aver vissuto, in un tempo che sembra già lontanissimo nonostante sia piuttosto vicino, l’epoca della body diversity, dei corpi difformi, dello sdoganamento dei difetti di ogni tipo, anche nella moda e nella pubblicità, siamo entrati in una nuova era. Che, appunto, ricorda terribilmente ere che abbiamo già vissuto. Dimenticato il corpo curvy di Kim Kardashian, vera icona estetica del decennio precedente, che del resto lei stessa fa di tutto per comprimere nella linea di abbigliamento intimo da lei creata (Skims), stiamo abbracciando nuovi ideali. Ideali magri e tendenzialmente perfetti o che alla perfezione aspirano.

Dimentichiamo pure le facce gonfie di filler che hanno imperversato fino a poco tempo fa. C’è molta voglia di sgonfiarsi, di piallarsi. Persino i tatuaggi, che hanno ricoperto i corpi di chiunque (dalla celebrity al vicino di casa) sembrano aver stufato, tanto che si sente sempre più spesso di qualche divo che ricorre alla costosissima cancellazione (l’ultimo è stato Pete Davidson). Tutto questo, come succede sempre, si lega a doppio filo alla situazione sociale o persino politica. Tutto questo, però, ha abbastanza a che fare anche con la scienza. Non c’è dubbio, infatti, che una grossa spinta a questa nuova era estetica l’abbia data l’Ozempic, il farmaco contro il diabete che si è scoperto, quasi per caso, avere miracolosi poteri dimagranti. Da qui la diffusione sua (e di altri farmaci come Wegovy e Mounjaro) da Manhattan a Roma nord.

Da qui l’elevazione a feticcio culturale nel film più citato e chiacchierato dell’anno, The Substance di Coralie Fargeat, un beauty horror su una sostanza, quella che ringiovanisce Demi Moore, protagonista del film e giovanissima sensazione degli anni Novanta, che a sessant’anni si è ritrovata a trasformare sé stessa in un corpo contundente: desiderabile, politico, metaforico, voce di discorsi sul valore delle donne nel sistema hollywoodiano e chi più ne ha più ne metta. Il corpo del maschio intanto, con l’ausilio di sostanze, ma soprattutto con l’ossessione dell’allenamento, ha messo su muscoli che sembravano dimenticati. I corpi si sono ingrossati e definiti. La mascella, da squadrare ed evidenziare, è ridiventata la parte del corpo più importante per un maschio. È difficile che tutto questo non produca delle risonanze anche un po’ inquietanti con la situazione politica mondiale che stiamo vivendo: le guerre, l’ascesa generalizzata delle destre, la diffusa sensazione di caos che ci accompagna. Il nuovo numero di Rivista Studio è un viaggio nei corpi e nelle facce di oggi. Un viaggio che potrebbe sembrare effimero, ma che si è dimostrato più rivelatorio di quanto noi stessi sospettavamo.

Ultracorpiquesto il titolo che abbiamo scelto per il nuovo numero di Rivista Studio. Lo trovate in edicola, nelle librerie selezionate e sul nostro store.

Margherita Vicario, orizzonti di Gloria!

Questa sera su Rai3 arriva in prima visione Gloria!, film che l'ha resa la più famosa e premiata esordiente d'Italia. Di questo e poi di musica indie, di nonne, di teatro e secondi film abbiamo parlato con Margherita Vicario.

È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria

Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.

Leggi anche ↓
Margherita Vicario, orizzonti di Gloria!

Questa sera su Rai3 arriva in prima visione Gloria!, film che l'ha resa la più famosa e premiata esordiente d'Italia. Di questo e poi di musica indie, di nonne, di teatro e secondi film abbiamo parlato con Margherita Vicario.

È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria

Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.

Gli scatti d’ira di Nick Reiner erano stati raccontati già 20 anni fa in un manuale di yoga scritto dall’istruttrice personale d Rob e Michele Reiner

Si intitola A Chair in the Air e racconta episodi di violenza realmente accaduti nella casa dei Reiner quando Nick era un bambino.

Ardesia di Ruska Jorjoliani è il romanzo di tutti gli expat che sanno che torneranno a casa, prima o poi

Nata a Mestia, al confine con la Russia, trasferitasi a Palermo, Jorjoliani scrive in italiano per raccontare il suo Paese, la Georgia. L'abbiamo incontrata e con lei abbiamo parlato di radici, folklore, traduzioni, Stalin e turistificazione.

È appena uscito il primo trailer di The Odyssey di Nolan ed è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero

In particolare per colpa di un personaggio che molti hanno già ribattezzato il Cavaliere oscuro dell'Odissea o il Batman dell'antica Grecia.

All Her Fault non è una serie tv, è rage bait per maschi bianchi

La serie, con protagoniste Sarah Snook e Dakota Fanning, sembra un thriller ma in realtà è tutta una grande storia sulla sisterhood che vince sempre. E sull'impossibilità degli uomini di uscire puliti da qualsiasi situazione.