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18:32 martedì 9 dicembre 2025
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
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Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
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Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.

Dieci anni di Rivista Studio

Dal 24 settembre è in edicola il numero che celebra i nostri primi dieci anni: l'editoriale del direttore.

23 Settembre 2021

E così sono dieci anni che facciamo Rivista Studio. Se guardo indietro, fra tutti i tentativi fatti, quello che mi sembra meglio riuscito è l’avere, alla fine, creato un contenitore e un brand di una certa rilevanza nazionale che sapessero rimettere al centro la cultura, senza apparire né respingenti né divulgativi. E cioè: niente accademia da una parte, niente ansia di arrivare a tutti dall’altra. Non complicare le cose semplici, e non semplificare quelle meno accessibili. E quindi: i libri sì ma anche tanta moda, e poi il cinema e le serie tv, la tecnologia, i nuovi linguaggi, le arti nel loro insieme, il pop. Insomma, come recita un nostro vecchio slogan: le cose che succedono, più tutto il resto. Senza distinzioni gerarchiche né di linguaggio. Per questo abbiamo deciso di celebrare questi primi dieci anni con altrettante interviste e ritratti a personaggi italiani molto diversi fra loro – per generazione, per caratura intellettuale, per professione, per linguaggio, per obiettivi – ma che, se messi tutti insieme, secondo noi di Rivista Studio ben rappresentano quello che, come scrivevo appunto sopra, abbiamo provato a fare in questi primi due lustri. Come da tradizione, facciamo parlare le storie.

Che forma debbano prendere queste storie da qui in poi, diciamo nel secondo decennio di Rivista Studio, è il tema vero che ci troviamo di fronte. I giornali di carta, i siti, Instagram, TikTok e gli altri social, l’audio, i video, gli eventi dal vivo. Cambia tutto, lo scenario si complica meravigliosamente, aumentano i rischi e con loro le opportunità. Che non vediamo l’ora di cogliere insieme a chi ci sceglie tutti i giorni. Questo mi porta a una nota personale. Dopo averla fondata e averla diretta per dieci anni, è tempo per me di cedere il timone operativo di Rivista Studio (pro tempore, questa sarà sempre casa mia, ci rivedremo prima o poi) per cogliere una nuova sfida professionale. Lascio un brand editoriale in forma smagliante, messo insieme tutti i giorni per voi da un team con un talento fuori dal comune, e guidato sapientemente dai miei soci, con me da sempre in quest’avventura. Li ringrazio tutti per quanto fatto fino a qui. È davvero solo l’inizio, e non vedo l’ora di vedere come evolverà questa nostra unica e meravigliosa creatura. Dove sarà Rivista Studio, sarò io. E, mi auguro, anche tutti voi.

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