05:59 sabato 21 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Le più strane residenze per scrittori

03 Aprile 2018

Secondo una concezione un po’ romantica della creazione artistica, e in particolare letteraria, a un certo punto le parole dovrebbero sgorgare spontanee sulla pagina, a prescindere dalla condizione dell’autore (siamo ormai abituati a sentire affermazioni tipo: «i personaggi mi hanno preso per mano» o «da quel momento in poi è stato come se il libro avesse cominciato a scriversi da solo», ecc.). Spesso, purtroppo, le cose non stanno così: esistono scrittori che per sciogliersi e produrre hanno bisogno dell’aiuto delle circostanze.

A questo proposito, Electric Literature ha elencato le più insolite residenze per scrittori, situazioni che non si limitano a garantire silenzio e isolamento (anzi, spesso non lo fanno nemmeno) ma consentono all’aspirante autore di vivere per un periodo di tempo limitato in un ambiente completamente diverso da quello abituale e, perché no, a mettersi alla prova con attività insolite. Imparare a stare su una barca a vela, ad esempio, dovrebbe essere d’aiuto, o almeno così la pensano quelli che organizzano Offshore Residency. Secondo loro scrivere un libro non è molto diverso dall’andare in barca: bisogna essere sempre concentrati, osservare attentamente, e aggiustare continuamente il tiro.

Un’altra interessante proposta – anche se molto costosa – è un giro (sempre in barca) con un gruppo di artisti e scienziati nell’area del Circolo Polare Artico. Per chi non ama i climi troppo rigidi, invece, c’è il castello medievale della Fondazione Civitella Ranieri, in provincia di Perugia. Per i più legati alla tradizione, la soluzione giusta potrebbe essere un soggiorno di 3 mesi a Orlando nel bungalow in cui Jack Kerouac scrisse I vagabondi del Dharma. Altre possibilità: una struttura modernista in Svizzera, un villaggio di 180 persone in Islanda che si chiama Stöðvarfjörður, una vigna, un faro, la possibilità di lavorare come ranger in un parco dell’Alaska. Ma la più interessante è forse la più economica: si chiama Write A House ed è pensata per riqualificare la città di Detroit. Agli scrittori viene data una casa gratis, purché promettano di restare a lungo.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.