L’attesa nei confronti di Queer si spiega anche e soprattutto con il team che Guadagnino ha messo assieme per l’occasione: la sceneggiatura l’ha scritta assieme a Justin Kuritzkes, lo stesso autore con il quale ha scritto Challengers; i costumi, anche questa volta, li ha curati Jonathan Anderson; la colonna sonora l’hanno composta Trent Reznor e Atticus Ross. Si capisce, dunque, perché Alberto Barbera, nei giorni della Mostra del Cinema di Venezia, aveva definito Queer il miglior film della carriera di Guadagnino.
In Italia, Regno Unito, Irlanda, Canada, tutta l’America Latina, Germania, Austria, tutti i Paesi del Benelux, Spagna, Turchia e India i diritti per la distribuzione se li è accaparrati Mubi. Per quanto riguarda l’Italia, l’accordo non include la distribuzione nelle sale cinematografiche, che resta da definire. La notizia è arrivata dopo il successo riscosso dal film alla Mostra del cinema di Venezia: lunga standing ovation alla fine della prima e una delle conferenze stampa più divertenti – merito soprattutto della brillantezza di Guadagnino nel maneggiare il delicatissimo tema “chi sarà il prossimo James Bond” – viste quest’anno a Venezia.
Prima della Mostra del Cinema era già arrivata la conferma, invece, che in Nord America Queer avrebbe potuto fregiarsi del prestigioso logo A24. Il distributore-produttore americano sembra aver sviluppato un certo interesse per i film dei grandi registi italiani contemporanei: negli Usa e in Canada, infatti, A24 distribuirà anche Parthenope di Paolo Sorrentino. Si può prevedere anche per il resto del mondo una data d’uscita nelle sale vicina a quella scelta da A24 per il Nord America: il 27 novembre. Oggi, martedì 29 ottobre, A24 ha diffuso su YouTube il primo trailer del film.
«A24, Luca Guadagnino e il suo team devono aver detto: diamo ai gay quello che vogliono»: tra i commenti che si stanno accumulando sotto al trailer da quando è uscito, poche ore fa, questo quello che ha ricevuto più like. Altri utenti si sono giustamente commossi per la scelta della colonna sonora: la splendida cover di “All Apologies” dei Nirvana di Sinead O’Connor. Altri ancora hanno commentato il fascino di Drew Starkey, che interpreta il giovane di cui si innamora perdutamente il goffo protagonista (Daniel Craig). In generale, possiamo affermare che sì, questi due minuti di trailer sono bastati per convincerci che, in effetti, Barbera potrebbe avere ragione: è possibile che Queer sia il miglior film della carriera di Guadagnino.
A The Voice of Hind Rajab di Kawthar ibn Haniyya il Gran premio della giuria, Toni Servillo vince la Coppa Volpi per la sua interpretazione in La grazia, di Benny Safdie la Miglior regia con The Smashing Machine.
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L'opera prima di Giulio Bertelli, presentata alle Settimane della critica a Venezia e distribuita in sala da Mubi, mescola fiction e documentario per raccontare tutto il sangue, il sudore e le lacrime nelle vite di tre atlete.
