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Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.
Al Festival di Locarno verrà presentato Mektoub, My Love: Parte Due di Abdellatif Kechiche, il film che nessuno ha mai voluto proiettare È già il titolo più atteso del concorso, che andrà a completare una trilogia scandalosa e travagliatissima, e sicuramente scatenerà la polemica.
Cosa dice Lena Dunham di Too Much, la sua nuova serie, che esce domani E, soprattutto, 13 anni dopo Girls. In un lungo profilo su Variety, Dunham ha raccontato cosa ha fatto in questi anni e quanto di lei c'è in questa serie.
Dalle prime recensioni, il nuovo Superman sembra più bello del previsto Dopo le prime stroncature pubblicate per sbaglio, arrivano diversi pareri favorevoli. Su una cosa tutti sembrano d’accordo: David Corenswet è un ottimo Clark Kent. 
Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.

Qualche novità sui Google Glasses

22 Febbraio 2013

Ultimamente viviamo un’epoca in cui, tecnologicamente, possiamo vedere il futuro molto “da vicino”: le stampanti 3D, la penna 3D, i promessi smart-watch, la wearable technology. Tra i primi ad aprire la strada c’è stato Google con il suo progetto Glasses, in fase già avanzata ma non ancora commercializzabile. Il primo spot risale ormai a un anno fa, ma la strada verso il perfezionamento degli occhiali a realtà aumentata è ancora lunga – e Google non fa mistero delle varie “prove” né lesina iniziative pubblicitarie, come quella della scorsa Fashion Week di New York (settembre 2012) che vide la stilista Diane Von Furstenberg e i suoi modelli indossarli in passerella e nel backstage.

Quindi, un paio di aggiornamenti sui Google Glasses: per essere indossata, la tecnologia da sola non basta, ci vuole un tocco “stilistico”: ecco allora che il gigante di Mountain View ha chiesto aiuto a Warby Parker, produttore statunitense di occhiali molto alla moda, con un occhio molto attento al design. La partnership non ha nulla di ufficiale, per ora, ma sembra che Google stia cercando alternative alla montatura minimale che caratterizza i suoi Glasses (e molto, forse troppo, sci-fi) per integrare l’hardware in un contesto più casual.

Nel frattempo, due giorni fa è stata rilasciato l’ultimo spot: niente di nuovo, soltanto alcune clip che mostrano il funzionamento del prototipo, ma vale la pena darci un’occhiata – in attesa dell’arrivo sul mercato, a data ancora da destinarsi.

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