Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
Il modo più furbo per farvi cliccare su una pubblicità

Potremmo imbatterci, prima o poi, su Instagram, in queste Stories sponsorizzate in cui si alternano immagini di un paio di scarpe o diverse paia di scarpe, con una semplice scritta rossa che indica lo sconto. Niente di speciale. Non sappiamo nemmeno perché le stiamo guardando, in realtà. Non ci servono queste scarpe, siamo pronti a passare oltre. Ma prima dobbiamo levare il capello che si è attaccato allo schermo del nostro cellulare. Fa decisamente schifo e non sembra neanche nostro. Lo leviamo col dito e, come per magia, capitiamo sul sito che l’immagine pubblicizza. Perché il capello non esiste, fa parte dell’immagine. Non solo: suggerisce la traiettoria che il nostro dito deve percorrere sullo schermo per fare lo swipe che ci porterà alla schermata successiva.

L’a pubblicità del capello fa parte di una lista creata da Designtaxi, che ha riunito le idee più strane e geniali di alcuni web designer scovati su Reddit. C’è chi cerca di convincerci a non cancellarci dalla newsletter perché un morbido gattino morirà, e chi crea testi captcha in cinese (impossibile così disinstallare il programma per chi non conosce la lingua). Ma nessuna di queste idee è all’altezza di quella del capello, che merita tutta la nostra ammirazione.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.