Cose che succedono | Cronaca
Durante la produzione del Problema dei 3 corpi c’è stato un assurdo caso di avvelenamento
A quasi due settimane dall’uscita, del Problema dei 3 corpi, la nuova e ambiziosa serie Netflix ispirata all’omonimo romanzo fantascientifico di Liu Cixin, è rimasto quasi solo il ricordo della campagna promozionale che, con grande sdegno generale, è comparsa nelle stazioni ferroviarie italiane. Ma non solo, appunto. Perché ad alimentare le conversazioni intorno alla serie si aggiunge ora anche una macabra storia di vendette personali e lotte di potere sul posto di lavoro sfociate in un omicidio.
La vittima, come si legge sul New York Times, è Lin Qi, miliardario cinese fondatore dell’azienda di videogiochi Yoozo, una celebrity nel tecnomondo cinese, che nel 2014 aveva acquistato i diritti per la trasposizione televisiva del Problema dei 3 corpi e di altri due libri di Liu Cixin, con l’obbiettivo di «costruire un franchise di serie televisive e film simile a Star Wars». Fu Lin Qi il primo a pensare di affidare la serie a David Benioff e D.B. Weiss, già creatori e showrunner di Game of Thrones, prima ancora che Il problema dei 3 corpi si “accasasse” da Netflix. A partire dal 2017, però, le ambizioni di Lin sono state intralciate da Xu Yao, un avvocato assunto dallo stesso Lin per seguire il progetto (che nel frattempo aveva preso la forma di una società, la 3 Body Universe, fondata con l’unico scopo di gestire il nascente universo narrativo), amareggiato da una retrocessione di ruolo e della diminuzione della paga decisa da Lin a seguito dell’accusa di «scarso rendimento». Lin, in sostanza, accusava Xu di non star facendo abbastanza per fare del Problema dei 3 corpi lo Star Wars moderno che lui aveva immaginato.
Stando a quanto riportato dai giornali cinesi, con l’obbiettivo di vendicarsi dei torti subiti dal proprio capo, Xu avrebbe costruito «un laboratorio in un quartiere periferico di Shanghai dove sperimentava con centinaia di veleni comprati sul dark web, testandoli su cani, gatti e altri animali», a quanto pare traendo inspirazione da una delle sue serie tv preferite, Breaking Bad. A partire da settembre 2020, Xu avrebbe poi iniziato a portare in ufficio bevande contaminate con metilmercurio cloruro, facendo in modo che Lin le bevesse. Il 16 dicembre 2020, Lin fu ricoverato in ospedale per avvelenamento: morì il giorno di Natale. Due giorni dopo, la polizia cinese arrestò Xu con l’accusa dell’omicidio premeditato di Lin e di altre quattro persone nello stesso ufficio. Lo scorso mese, la Corte di Shanghai ha condannato Xu, che non ha mai confessato il crimine, alla pena di morte.