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In Medio Oriente c’è stata la prima battaglia spaziale della storia

09 Novembre 2023

Lunedì 6 novembre il gruppo armato yemenita degli Huthi ha rivendicato l’attacco con un missile balistico che avrebbe dovuto colpire la città di Eilat, nel sud di Israele. Ma quel missile, che secondo Haaretz tecnicamente si chiama Qader, non è mai arrivato a Eilat, infatti è stato intercettato prima dal sistema di difesa antibalistico israeliano Arrow 2. Grazie a questo sistema, le Forze di difesa israeliane (Idf) sono riuscite a intercettare e neutralizzare centinaia di missili, ma questa volta l’impatto è avvenuto in un punto particolare. Gizmodo ha riportato che lo scontro si sarebbe verificato oltre la cosiddetta linea di Kármán, che è stata adottata convenzionalmente come delimitazione tra l’atmosfera terrestre e lo spazio (si trova a 100 kilometri sopra il livello del mare). Non è ancora chiaro il significato legale e geopolitico di quest’azione, né se avrà conseguenze politiche, ma sono già diversi gli organi di informazione che ne parlano come la “prima battaglia nello spazio“.

Il ministero della Difesa israeliano ha condiviso un video dell’accaduto, spiegando che il sistema di difesa aereo avrebbe previsto la traiettoria e intercettato il missile «nel momento e nel punto ottimali». Degli abitanti di Eilat hanno poi confermato di aver sentito un forte boato e delle fotografie hanno mostrato una grande scia di fumo che proveniva dal sistema d’intercettazione. Secondo il Telegraphcon la rivendicazione dell’attacco, gli Huthi hanno di fatto dichiarato guerra a Israele e sarebbero entrati a far parte della coalizione sostenuta dall’Iran. Haaretz parla anche di un secondo record, perché il missile, che è stato lanciato dallo Yemen, ha viaggiato per ben 1600 chilometri: la massima distanza mai raggiunta da un missile balistico di questo tipo.

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