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10:34 domenica 21 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Il dramma di essere una pornostar trumpiana

26 Giugno 2017

Una «performer mora» di circa 25 anni intervistata dal Daily Beast «è troppo spaventata per farsi chiamare per nome nell’articolo», dice l’autore del pezzo apparso sul sito americano. Il motivo della preoccupazione della ragazza sono le sue idee politiche: «Per me parlare non è una scelta prudente», spiega lei stessa, aggiungendo che alcuni amici hanno perso il lavoro per la loro militanza repubblicana, o pro-Trump.

Non è sempre stato così: appena pochi mesi fa, all’inizio dell’anno, le pornostar non avevano problemi a condividere il loro posizionamento politico: è successo durante il Las Vegas’ Adult Entertainment Expo, la più grande fiera del porno mondiale, ad esempio. «Ma ora, appena sei mesi dopo, essere una pornostar dichiaratamente di destra è inaudito», scrive il Daily Beast. È il caso di Brandi Love, nome conosciuto dell’industria, che, se mesi fa ammetteva di essersi lasciata andare a «lacrime di gioia» durante l’Inauguration del nuovo presidente, oggi si è fatta molto silente, e non ha accettato di partecipare alla piccola inchiesta della testata.

Mary Carey

Lo spartiacque nell’accettabilità del trumpismo all’interno dell’industria adult passa per la vicenda di Jessica Drake, un altro nome caldo del porno, che all’inizio dell’anno ha accusato Donald Trump di averla resa oggetto di molestie sessuali. «Non ho più sentito nulla da quelli che una volta lo supportavano», ha dichiarato il regista e attore TarantinoXXX, «le persone del settore hanno paura di chi potrebbe dichiararsi contrario alle loro idee: temono i contraccolpi. Quando ti capita di averne da parte di persone importanti del business sei fuori. Smetti di ricevere lavoro, e la cosa ti porta a fondo».

Nelle immagini: in evidenza la pornoattrice Mary Carey, candidata alle elezioni californiane del 2003; in evidenza Jessica Drake agli ultimi Adult Video News Awards di Las Vegas (Getty Images)
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