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14:34 venerdì 19 dicembre 2025
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.
Nobody’s Girl, il memoir di Virginia Giuffre sul caso Epstein, ha venduto un milione di copie in due mesi Il libro è già alla decima ristampa e più della metà delle vendite si è registrata in Nord America.
YouTube avrebbe speso più di un miliardo di dollari per i diritti di trasmissione degli Oscar Nessuna tv generalista è riuscita a superare l'offerta e quindi dal 2029 al 2033 la cerimonia verrà trasmessa in esclusiva su YouTube.
Miss Finlandia ha perso il suo titolo dopo aver fatto il gesto degli “occhi a mandorla” ma in compenso è diventata un idolo dell’estrema destra Il gesto è stato imitato anche da due parlamentari del partito di governo Veri finlandesi, nonostante il Primo ministro lo abbia condannato.

Playboy ci ha ripensato: tornerà a pubblicare nudi in copertina

14 Febbraio 2017

La decisione di Playboy di non pubblicare più nudi in copertina è durata soltanto un anno. L’annuncio era stato dato nell’ottobre 2015 e faceva parte, nelle parole del Chief content officer Cory Jones, di un’iniziativa di rebranding volta ad attirare lettori più giovani. Il Ceo dell’azienda, Scott Flanders, aveva definito la nudità che aveva portato Playboy alla fama «passé». Contestualmente, il magazine fondato da Hugh Hefner nel 1953 aveva anche eliminato qualsiasi tipo di nudo dal suo sito, con ottimi risultati di traffico: da 4 milioni di utenti unici al mese a 16, con un’età media scesa da 47 a 30 anni. La prima copertina “safe for work” era uscita nel marzo 2016 e ritraeva la modella Sarah McDaniel. La grafica riprendeva esplicitamente quella di Snapchat.

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Oggi, a dodici mesi di distanza, il figlio di Hugh, il venticinquenne Cory Hefner, di ruolo Chief creative officer, ha fatto una specie di passo indietro, annunciando con un tweet il ritorno dei nudi sulle copertine del magazine: «Sono il primo ad ammettere che il modo in cui la rivista ha ritratto la nudità era datato, ma rimuoverla interamente è stato un errore», ha scritto su Twitter Hefner. «La nudità non è mai stato il problema perché la nudità non è un problema. Oggi ci riprendiamo la nostra identità e rivendichiamo chi siamo». Sulla nuova cover, in cui compare la modella Elizabeth Elam, lo “strillo” recita: «Naked is normal».

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Secondo Samir Husni, professore di giornalismo della University of Mississippi ed esperto di magazine, la scelta potrebbe derivare dal fatto che, dopo una serie iniziale di nuovi risultati, Playboy si è accorto di aver perso più lettori rispetto a quanti ne avesse guadagnati: «Playboy e l’idea di non-nudo è una specie di ossimoro», ha detto. «Porteranno sempre con sé lo stereotipo di rivista di nudi». La strada che probabilmente seguirà il “nuovo” Playboy, considerata la nuova copertina, è quella di un rinnovamento estetico che segua standard estetici più contemporanei. Negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, sono nati molti magazine erotici che mirano a dare un’immagine “alternativa” alla nudità, come AdultLaid, P Magazine.

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