Cose che succedono | Animali

In uno zoo olandese due pinguini gay hanno rubato le uova a due pinguine lesbiche

In una comunità olandese di pinguini queer c’è stato un furto. Un dramma, che è avvenuto nello zoo DierenPark di Amersfoort tra una coppia di pinguini gay, notoriamente amanti (hanno detto i membri dello staff) e già avvezzi alla ladroneria, e una coppia di pinguine lesbiche, a cui i due avrebbero sottratto un intero nido di uova.

Come ha ricordato The Cut, non solo le relazioni tra pinguini sarebbero comunemente piuttosto libere (qui avevamo raccontato la storia dell’acquario di Kyoto, in cui è stato affisso un grafico per chiarire i rapporti amorosi tra i vari pinguini presenti), ma comune sarebbe anche il desiderio delle coppie omosessuali di poter avere dei pulcini. Manifesterebbero l’intenzione costruendo finti nidi con i sassolini dell’acquario, o addirittura strappando con gli artigli le uova ad altre future mamme. Per evitare che questo possa succedere, e per evitare che i pinguini possano rattristarsi, spesso gli addetti donano alle coppie uova non schiuse, che vengono adottate e covate per il tempo necessario. Ma al DierenPark lo staff non ha fatto in tempo, e i due pinguini maschi sono riusciti a sottrarre tutte quelle deposte dalle due femmine senza che i dipendenti dello zoo se ne accorgessero, facendo adesso a turno per accudirle e tenerle al caldo.

«Questa non è la prima volta che i due ragazzi compiono una nefandezza», ha detto il guardiano in un video su Facebook. Solo l’anno scorso, la stessa coppia aveva infatti rubato un uovo a due pinguini eterosessuali. Quello comunque non si era schiuso, così dopo un lungo periodo di demoralizzazione, hanno rubato di nuovo. In ogni caso, purtroppo, è improbabile che questa storia abbia un lieto fine. Secondo il guardiano dello zoo, c’è una buona probabilità che le uova rubate adesso non siano mai state fecondate, il che significa che i pulcini potrebbero non nascere mai. Secondo DutchNews, si tratta di una «vera soap opera» in cui è difficile scegliere da che parte stare, e che potrebbe durare ancora per un po’.