Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Un marchio giapponese ha ideato un pigiama perfetto per lo smartworking
Molto probabilmente non esiste un lavoratore in smartworking che non abbia provato l’esperienza di lavorare in pigiama, magari direttamente dal letto, e doversi faticosamente e frettolosamente ricomporre per una video riunione a sorpresa. Frugare nell’armadio alla ricerca di un indumento più professionale di una felpa cosparsa di tazzine di caffè che dicono in coro: “Good morning!”, pettinarsi in fretta e furia e cercare un punto in cui l’illuminazione non sia troppo impietosa. Il brand di abbigliamento giapponese Aoki ha pensato a una soluzione e ha creato Pyjamas Suit, un capo di abbigliamento che assomiglia a una giacca da completo ma ha la consistenza di un pigiama. Pyjamas Suit ti permette di stare comodo e al tempo stesso mantenere la dignità di fronte ai colleghi.
Secondo Mitchell Clark, giornalista di The Verge, decretare la morte dell’abbigliamento da ufficio è un po’ classista e anche molto sessista «non mi sentirei a mio agio ad andare in ufficio vestito come quando vado a fare jogging». Inoltre, secondo lui, il geniale “pigiama da lavoro”, altro non sarebbe che un banalissimo cardigan. Ma il trend di girare per la strada in abbigliamento comodo, da casa o per fare sport, già in corso prima del lockdown, è inevitabilmente cresciuto in modo esponenziale con l’esplosione della pandemia, e lo stile rilassato si è espanso oltre le mura domestiche. Quando ci si è abituati a vivere in tuta e in pigiama, perché fare lo sforzo di cambiarsi per andare al supermercato o passare un attimo in ufficio? E allora in un futuro post-lockdown, il Pyjamas Suit potrebbe rivelarsi il capo ideale da indossare sia a casa che in ufficio: per essere sempre presentabili ma, contemporaneamente, sempre in pigiama.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.