Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
In Australia hanno trovato la pianta più grande del mondo e misura quanto 20 mila campi da calcio
C’era una volta un piccolo seme generato da due diverse specie di alghe marine. Ben lontano dalla nefasta presenza degli esseri umani, nella calma e nel silenzio degli abissi, il seme si piazzò comodamente in un punto di quella che oggi è conosciuta come Shark Bay, al largo della costa occidentale dell’Australia, e cominciò a crescere. Passarono 100 anni, poi mille, poi 4500: oggi quel seme è diventato la pianta più grande della Terra e misura 200 km², che come sottolinea il Guardian è l’equivalente di 20 mila campi da calcio o dell’isola di Manhattan ripetuta 3 volte, più un pezzettino.

Foto di Rachel Austin
Prima di questa scoperta, si pensava che la specie, chiamata Posidonia australis, fosse una pianta abbastanza comune delle coste meridionali dell’Australia. Ma quando gli scienziati hanno iniziato a cercare differenze genetiche nella pianta attraverso la baia, si sono imbattuti in un enigma. I campioni prelevati da siti distanti 180 km suggerivano che non c’erano più esemplari di Posidonia australis, ma una singola pianta. «Abbiamo pensato “che diavolo sta succedendo qui?”», ha detto l’ecologista Martin Breed al Guardian. Procedendo nei loro studi, i ricercatori hanno scoperto che si trattava della stessa pianta che si estende come un immenso prato (qui c’è un video), fornendo l’habitat per una vasta gamma di specie marine tra cui tartarughe, delfini, dugonghi, granchi e pesci. Come hanno sottolineato gli studiosi, la pianta «non fa sesso» e sembra essere «in gran parte sterile»: nei suoi 4500 anni di vita ha potuto quindi fare affidamento soltanto sulla sua capacità di crescere autoclonandosi, piuttosto che disperdendo i semi.

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