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C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

I remake di Perfetti sconosciuti non finiscono mai

10 Gennaio 2023

C’è una particolare classifica cinematografica che tiene assieme film come GodzillaPerfetti sconosciuti di Paolo Genovese: quella dei film che nel corso degli anni hanno accumulato il maggior numero di remake internazionali. A seconda dei criteri di giudizio – valgono solo i remake dello stesso film o anche film che non sono remake ma che raccontano la stessa storia? – la classifica cambia ma una certezza resta: tra i film usciti più o meno recentemente, nessuno è riuscito ad accumulare lo stesso, incredibile numero di remake accumulati da Perfetti sconosciuti. Come racconta l’Economist, in sei anni appena il film di Paolo Genevese è stato tradotto in più di venti lingue in altrettanti Paesi. Il 6 gennaio su Netflix è arrivato il ventunesimo remake, quello islandese. Quest’anno arriverà anche il ventiduesimo, in lingua danese. Secondo il Guiness World Records si tratta appunto di un record mondiale: il film più “rifatto” di sempre, arrivato, dopo l’uscita nelle sale italiane, in Grecia, Spagna, Turchia, Francia, Corea del Sud, India, Ungheria, Russia, Germania, Armenia, Polonia, Vietnam, Giappone, Romania, Israele, Paesi Bassi, Slovacchia, Repubblica Ceca, Libano e Norvegia.

Ma come si spiega tutta questa passione per il film, passione che sembra non conoscere limiti culturali né distanze linguistiche (anche se alcuni problemi con l’adattamento esistono: la versione libanese del film fu criticatissima in tutto il Medio Oriente a causa della presenza di un personaggio omosessuale)? Probabilmente la spiegazione sta nella semplicità della sceneggiatura – premiata, tra l’altro, anche al Tribeca Festival di New York – o, per meglio dire, nella sua universalità: in tutto il mondo le persone organizzano dinner party con gli amici, tutte le persone del mondo hanno uno smartphone, tutte le persone del mondo nascondono dei segreti. Poi, c’è anche una questione economico-produttiva: Perfetti sconosciuti è un film piuttosto semplice da girare e piuttosto economico da produrre. Tutta la storia si tiene tra la sala da pranzo/cena, la terrazza e il bagno di una casa di medie dimensioni, i protagonisti sono soltanto sette, tutto si risolve in meno di due ore.

Sempre nel pezzo dell’Economist si sottolinea l’assenza eccellente nella lista dei remake di Perfetti sconosciuti: quella della traduzione in lingue inglese, per il pubblico americano. Forse tutto si spiega con il fatto che i diritti per la trasposizione americana del film furono acquistati nel 2017 dalla Weinstein Company – nel frattempo chiusa per fallimento – di Harvey Weinstein. Nel 2019 l’attrice e produttrice Issa Rae ha detto che le piacerebbe realizzare una versione americana del film, ma da quel momento in poi del progetto non si è saputo più nulla.

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