Hype ↓
03:20 venerdì 11 luglio 2025
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.

Per la Cina “Pacific Rim” è propaganda americana

27 Agosto 2013

Pacific Rim, il colossal diretto da Guillermo del Toro e uscito nelle sale cinematografiche italiane il mese scorso, ha fatto parlare molto di sé in tutto il mondo, ottenendo peraltro un grande successo di incassi. In Cina, dove ha totalizzato più di 100 milioni di dollari di introiti, la sua messa in video ha però generato una controversia con l’Esercito popolare di Liberazione, ovvero le forze armate di Pechino.

In realtà il film era già riuscito a finire nei notiziari tv del Paese, per colpa di un sottotitolo che – dando il nome di un colpo del protagonista di Saint Seya (saga celebre in Italia col nome I Cavalieri dello zodiaco) a uno dei robottoni che lo popolano – aveva creato un caso fra gli appassionati di manga e anime, che in Cina sono numerosi.

Venerdì scorso la pellicola è stata oggetto degli strali di un articolo apparso su PLA Daily, l’organo ufficiale dell’esercito cinese (ovvero il corrispettivo di ciò che il People’s Daily è per il governo): la tesi dell’autore Zhang Xieli è che l’obiettivo, nemmeno tanto celato, del film sarebbe diffondere «i valori e le idee americani» nella superpotenza asiatica. In altre parole, Pacific Rim sarebbe un mero strumento di propaganda a stelle e strisce.

L’articolo di Zhang è poi stato ripreso dai principali media cinesi – Xinhua e il Global Times, oltre al già citato People’s Daily – e sostiene, tra le altre cose, che tutti i prodotti di Hollywood sarebbero una specie di complotto americano ai danni dell’integrità cinese. E oltre a snocciolare esempi che confermerebbero l’ipotesi di una trasposizione cinematografica dell’imperialismo americano (come il fatto che l’America salvi il mondo «facendo le veci di una polizia mondiale»), cita anche un altro esempio di propaganda a stelle e strisce: «Ice Age» L’Era Glaciale. Non si sa con precisione a che film si riferisca, anche se l’unico che viene in mente con questo titolo è L’era glaciale, film d’animazione in cui un simpatico bradipo fa amicizia con un mammut scorbutico.

(via)

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.