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Per combattere i deep fake, la Danimarca garantirà ai suoi cittadini il copyright delle loro facce Il governo sta cambiando la legge sul diritto d’autore per proteggere impedire i "furti" di volti, corpi e voci.
I fan di Squid Game hanno odiato il finale della serie e quindi si stanno facendo i loro finali usando l’AI Sui social c'è già chi propone lo Squid Game dei finali di Squid Game, il vincitore diventa quello ufficiale.
Una delle ragioni del disastro causato dell’alluvione in Texas potrebbero essere state le troppe allerte meteo ricevute dalla popolazione Si chiama warning fatigue, cioè la tendenza a sottovalutare o ignorare un pericolo che viene segnalato troppe volte e troppo spesso.
Netflix ha annunciato la data d’uscita della serie di Stefano Sollima sul Mostro di Firenze E ha pure pubblicato il primo teaser trailer. Si parla già di una possibile prima alla Mostra del cinema.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.
Una ricerca conferma che l’estate in Europa ormai dura quasi sei mesi  Un ricerca evidenzia come, da Atene a Terana, l’ondata di colore associata all’estate duri oltre duecento giorni l’anno. 
Si è scoperto che le compagnie low cost premiano i dipendenti degli aeroporti più bravi a trovare i bagagli a mano troppo grandi In un’email pubblicata dal Guardian si legge di un premio di una sterlina per ogni bagaglio extra large denunciato.

Resteranno solo i gatti

Storia di Peace Island, un videogioco in fase di sviluppo che ha riscosso attenzione dei media e fondi grazie soprattutto ai "gattari".

16 Agosto 2019

A Peace Island, un’isola immaginaria del Maine, esiste una comunità di 9 gatti, ognuno con la propria personalità e differenti abilità. Una mattina, al loro risveglio, i felini scoprono che tutti gli esseri umani dell’isola sono misteriosamente scomparsi e devono capire che cosa sia successo. Questa semplice sinossi non è la trama di un libro né di un film, ma di un videogioco che nelle ultime settimane ha attirato l’attenzione di sviluppatori e videogamer.

Peace Island è un adventure game in fase di sviluppo, un misto di distopia, mistero e science fiction, in cui l’esplorazione e la risoluzione di enigmi sono gli elementi principali. I gatti hanno totale libertà di movimento: durante il gioco è possibile portare avanti la storia principale, ma anche interagire con i luoghi e con gli altri animali. Ci sono infatti tantissime missioni secondarie da compiere:  luoghi chiusi da visitare, nascondigli in cui riuscire a intrufolarsi, soddisfare i bisogni fondamentali di un gatto, mangiare e rilassarsi.

Il giocatore può utilizzare un solo gatto alla volta, ma decidere in qualsiasi momento di cambiare il felino da controllare scegliendo quello con le abilità più appropriate per l’occasione. Secondo alcune anticipazioni sullo sviluppo del gioco, il bello di Peace Island sarà battere i sentieri metro su metro e camminare continuamente da una parte all’altra dell’isola trovando nuovi indizi. Per questo, a differenza dei classici videogiochi open-world, la funzione “fast-travel”, che consente lo spostamento rapido da un punto all’altro della mappa già esplorata, potrebbe non essere molto sfruttata.

Proseguendo nella storia, una domanda inizia a insinuarsi nella mente: vale davvero la pena riportare indietro gli esseri umani?La domanda e tutto il progetto non nascono da una casa produttrice di videogiochi, ma da un’idea di Eric Blumrich, un americano del Maine, sviluppatore per passione. La parabola mediatica di Peace Island è abbastanza singolare. Nel 2018 Eric lancia una campagna di crowdfunding su Kickstarter per il suo progetto, dandosi l’obiettivo di raccogliere 7.000 dollari per la realizzazione di una demo. La campagna funziona e raccoglie 13.000 dollari, ma la cosa non attira l’attenzione dei canali di informazione. Eric, per dare ancora più risalto alla sua idea, posta alcune immagini della demo in un gruppo di videogiocatori su Facebook, ma l’accoglienza è tiepida.

Allora Eric tenta l’ultima carta: posta quelle stesse immagini in un gruppo Facebook appassionato di gatti. La svolta è servita: in pochissimo tempo riceve tantissime interazioni e messaggi di incoraggiamento per portare avanti il progetto, al punto che finalmente si inizia a parlarne anche fuori dai social network.

Su Patreon – un sito che permette di realizzare il proprio portfolio di contenuti e ricevere donazioni dai fan (“patrons”, benefattori) – Eric vede a questo punto impennarsi le donazioni, tanto da ricevere 7.248 dollari al mese. E, grazie ai soldi raccolti, lo scorso luglio ha potuto lasciare il proprio lavoro (cinque giorni su sette era cuoco e lavapiatti presso una tavola calda) per dedicarsi interamente a Peace Island. Oggi è possibile seguire i progressi della sua attività sul suo profilo personale Twitter, che aggiorna quotidianamente con degli screenshot o delle informazioni tecniche sul gioco, al quale continua a lavorare insieme a un piccolo team di sviluppatori professionisti che hanno lavorato per titoli come Prune e Grand Theft Auto 5.

Eric ha avuto numerosi contatti da case di produzione di videogiochi, ma ha sempre rifiutato qualsiasi tipo di collaborazione o cessione dei diritti. In questi mesi Eric sta ultimando la versione Beta, che verrà rilasciata soltanto ai donatori più generosi su Patreon. Successivamente – si parla del 2020 – il gioco sarà disponibile nella sua versione completa a tutti e allora si capirà in maniera concreta se il suo successo è stato solo l’ennesima fiammata virale sui social, o segnerà un nuovo filone di produzioni indipendenti.

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